Alcuni scienziati finanziati dal National Institutes of Health hanno sviluppato un vaccino sperimentale in grado di proteggere i macachi cynomolgus contro quattro tipi di virus della febbre emorragica endemici in alcune regioni africane. La University of Texas Medical Branch di Galveston e il Profectus BioSciences di New York stanno sviluppando e testando il vaccino candidato quadrivalente VesiculoVax, con il supporto del National Institute of Allergy and Infectsious Diseases (NIAID) e della Redeemer’s University in Nigeria.
Lo studio, recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, descrive come il vaccino sia stato creato utilizzando un virus della stomatite vescicolare attenuato per fornire proteine che suscitano risposte immunitarie protettive. Le proteine provengono dal virus Ebola (ceppo Kikwit), dal virus Sudan (ceppo Boniface, che causa anche la malattia da virus Ebola), dal virus Marburg (ceppo Angola) e dal virus Lassa (ceppo Josiah). Non esistono vaccini autorizzati per fornire protezione da nessuno di questi virus – che possono causare gravi conseguenze e perfino essere letali – sebbene l’European Medicines Agency abbia raccomandato di autorizzare un vaccino VSV-Ebola.
È importante sottolineare che le scimmie infette nello studio sono state esposte a ceppi diversi del virus Sudan (Gulu) e del virus Lassa (0043/ LV/14) rispetto a quelli del vaccino candidato, allo scopo di aiutare i ricercatori a determinare se il vaccino può essere cross-protettivo. Il virus Lassa 0043/ LV/14 sta circolando in un focolaio in Nigeria iniziato nel 2018. Precedenti studi indicano che il vaccino sperimentale contro il virus Ebola (Kikwit) proteggerà da altri ceppi del virus Ebola.
Gli scienziati hanno inoculato 20 macachi con una dose primaria e di richiamo di VesiculoVax quadrivalente. Gli animali hanno avuto cinque prelievi di sangue per verificare la risposta immunitaria, anche nel giorno della vaccinazione iniziale e nei giorni 10 e 28, quindi nel giorno 56 quando hanno ricevuto un’inoculazione di richiamo, e ancora nel giorno 66. Il giorno 84 i ricercatori hanno infettato i macachi con i quattro diversi virus della febbre emorragica e li hanno monitorati fino al giorno 112.
Dodici macachi aggiuntivi nello studio che sono stati infettati dai quattro virus, ma non sono stati vaccinati, si sono tutti ammalati, mentre nessuno degli animali che hanno ricevuto il vaccino lo ha fatto. Soltanto uno dei 20 animali vaccinati presentava uno dei quattro virus della febbre emorragica rilevabili (Lassa) a seguito dello studio.
Gli scienziati affermano che l’aggiunta del componente del virus Lassa al loro vaccino multivalente è un entusiasmante progresso della ricerca poiché hanno già sviluppato un vaccino trivalente sperimentale che ha fornito protezione contro i virus di Ebola, Sudan e Marburg. I ricercatori ora pianificano ulteriori test sui vaccini contro altri ceppi del virus Lassa e vogliono valutare ulteriormente se un vaccino quadrivalente monodose può risultare sicuro ed efficace.