In una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Physiology (Devin et al., “Acute high intensity interval exercise reduces colon cancer cell growth”, 2019) si sottolinea l’effetto protettivo dell’esercizio fisico condotto ad alta intensità contro la proliferazione delle cellule di alcuni tumori del colon. Lo studio, approvato dallo Human Research Ethics Committee dell’università del Queensland (Australia) è stato svolto su pazienti maschi a cui era stata diagnosticata la malattia e avevano superato le fasi delle cure (radioterapia, chemioterapia o intervento).
Si sa che l’attività fisica è associata a tassi di mortalità ridotti per i sopravvissuti al carcinoma del colon-retto: tuttavia, i meccanismi con cui l’esercizio fisico produca questo effetto anti-oncogenico non sono ancora stati chiariti dalla medicina. I ricercatori hanno voluto investigare il ruolo dell’esercizio fisico condotto ad alta intensità sulla riduzione del numero di cellule tumorali. I ricercatori hanno osservato una soppressione acuta del numero di cellule tumorali del colon, anche se transitoria, limitata alle prime due ore successive lo sforzo fisico.
L’esercizio fisico ha riguardato due tipi di attività: una acuta e una “cronica” (l’esercizio fisico monitorato su 4 settimane). La sessione acuta ad alta intensità durava 38 minuti e iniziava con un riscaldamento di 10 minuti alla frequenza cardiaca pari al 50-70% della frequenza massima, seguiti da ripetute di 4×4 minuti di esercizio (pedalata) all’85-95% di picco della frequenza cardiaca. Tre minuti di recupero attivo separavano ogni esercizio. Il programma “cronico” prevedeva la ripetizione del protocollo tre volte alla settimana per 4 settimane.
I ricercatori hanno studiato i campioni seriologici prelevati dai pazienti all’inizio e dopo due ore dall’esercizio, rilevando una diminuzione in vitro della coltura di cellule tumorali. In seguito all’attività fisica sono aumentate anche le concentrazioni dell’interleuchina-6 sierica e del fattore di necrosi tumorale.
I limiti dello studio riguardano sicuramente il numero di soggetti coinvolti (20) e i risultati possono essere considerati solo l’inizio in attesa di ricerche più approfondite, ma i ricercatori sottolineano che, anche se l’effetto è temporaneo, l’esposizione ripetitiva a questi effetti acuti potrebbe contribuire a sfruttare la relazione tra esercizio fisico e miglioramento della sopravvivenza del cancro del colon-retto.