Un nuovo studio canadese, pubblicato sull’International Journal of Geriatric Psychiatry (Morton, St. Johns, Tyas: “Migraine and the risk of all‐cause dementia, Alzheimer’s disease, and vascular dementia: A prospective cohort study in community‐dwelling older adults, settembre 2019) ha analizzato il rischio di ammalarsi di demenza senile da parte delle donne che soffrono di forti emicranie ricorrenti.
Le emicranie non sono semplici mal di testa: sono accompagnate da nausea, vomito e sensibilità alla luce. Sono considerate uno dei fattori più invalidanti della qualità della vita e della salute delle persone. Il loro legame con le demenze era già stato ipotizzato, ma il nuovo studio canadese aggiunge altre informazioni al riguardo. Mentre la demenza è la malattia neurologica più comune negli anziani, l’emicrania è il disturbo neurologico più comune a tutte le età. L’obiettivo dello studio canadese era quello di esplorare la relazione tra emicrania e demenza, compresa la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare.
I ricercatori hanno analizzato una comunità di 679 anziani di più di 65 anni d’età studiandone la relazione tra le storie di episodi di emicrania nella vita passata con i vari tipi di demenza, prendendo in considerazione anche altri parametri come età, sesso, istruzione ed eventuali episodi di altre malattie, come depressione, ipertensione, infarto, ictus o diabete.
I ricercatori hanno scoperto che le donne anziane con demenza avevano una probabilità tre volte maggiore di aver sofferto di emicrania durante la loro vita rispetto a quelle senza demenza. In particolare, la conclusione dello studio è che le emicranie sono state un fattore di rischio significativo per tutte le cause di demenza, tranne che per quella vascolare.
Nonostante i limiti del lavoro scientifico che non riesce a spiegare la ragione, i ricercatori ipotizzano una causa indiretta: gli attacchi di emicrania ripetuti nel corso della vita possono ostacolare stili di vita sani, per esempio impedire l’esercizio fisico o di avere un sonno ristoratore, ed è risaputo che stili di vita non sani sono un fattore di rischio per lo sviluppo di demenza.