• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • Tu
    • Felicità
    • Intelligenza
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Fitoterapia
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Cucina ASI
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
  • Scuola
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Integratori
    • Medicina sportiva
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Animali
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
  • Scacchi
  • News
Ti trovi qui: Home / Salute / L’OMS classifica ufficialmente i “disturbi da videogiochi” come una malattia riconosciuta

L’OMS classifica ufficialmente i “disturbi da videogiochi” come una malattia riconosciuta

5 giugno 2019 di Claudia Rastelli

disturbi da videogiochi

L’anno scorso, l’OMS stava considerando di inserire i disturbi (dipendenza) da videogiochi nella sua lista di patologie ufficialmente riconosciute. Questa integrazione è stata ufficialmente annunciata lo scorso fine settimana alla 72ª Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra.

Più specificamente, la dipendenza dai videogiochi è ufficialmente riconosciuta come malattia dall’OMS (entrata in vigore il primo gennaio 2022) ed è definita dai seguenti sintomi:

  • è caratterizzata da una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti legati ai giochi, giocabili online (vale a dire su Internet) o offline, e manifestati da:
  • un controllo del comportamento alterato del gioco (per esempio, schemi di gioco, frequenza, intensità, durata o contesto);
  • maggiore attenzione ai giochi in quanto i giochi hanno la precedenza su altre aree di interesse e attività quotidiane;
  • il proseguimento dell’attività ludica nonostante le conseguenze negative. Il tipo di comportamento è abbastanza serio da risultare in una compromissione significativa dell’agire personale, familiare, sociale, educativo, professionale o di altro tipo.

Il comportamento deve generalmente manifestarsi e mantenersi stabile per un periodo di almeno 12 mesi al fine di convalidare una diagnosi, sebbene la durata richiesta possa essere ridotta se tutti i criteri diagnostici sono soddisfatti e se i sintomi sono gravi.

Per la cronaca, dallo scorso giugno, questo riconoscimento ufficiale dell’OMS è ampiamente contestato dall’industria del gioco di tutto il mondo; i ministeri della cultura e della salute (USA, Regno Unito, Francia, Corea del Sud) hanno unito le forze per sostenere che, a oggi, non esiste un chiaro consenso scientifico sulla natura intrinsecamente coinvolgente dei videogiochi: alcuni individui, a causa di uno specifico contesto sociale o familiare, svilupperebbero sicuramente comportamenti di dipendenza che potrebbero riguardare i videogiochi, ma allo stesso modo in cui questo comportamento potrebbe essere applicato a qualsiasi altre pratiche, che si tratti di sport, serie televisive, social network o altro. Molti pensano che la potente organizzazione si sia ancora una volta intromessa nella politica sociale dei Paesi (come nel caso del burn-out).

Ci sentiamo di condividere questa posizione perché nel campo dello sport amatoriale ci sono tanti casi di soggetti che hanno peggiorato la loro qualità della vita per una dipendenza troppo continua e opprimente per lo sport praticato.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

I BEST SELLER

  • Manuale di cultura generale
  • La felicità è possibile
  • Il manuale completo della corsa
  • Correre per vivere meglio
  • Il metodo Albanesi
  • Il manuale completo dell'alimentazione
  • Guida agli integratori alimentari
  • Migliora la tua intelligenza
  • Capire gli scacchi
  • Il manuale completo della maratona
  • Gli altri nostri libri...



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale della cultura Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

BUONUMORE

barzellette

Ogni giorno una delle nostre barzellette divertenti



I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

modernità Il gruppo Facebook dei nostri più affezionati amici


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2021 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati