• HOME
  • ALBANESI
    • Chi siamo
    • I nostri libri
    • Video
    • Pubblicità
    • Rassegna stampa
    • Contatti
  • Tu
    • Felicità
    • Intelligenza
    • Manuale della cultura
    • Il gioco della vita
    • Test e quiz
    • Gocce di vita
  • Salute
    • Medicina
    • Sintomi
    • Farmaci
    • Esami
    • Benessere
    • Fitoterapia
  • Nutrizione
    • Alimentazione
    • Dieta
    • Cucina e ricette
    • Cucina ASI
    • Alimenti (cibi)
    • Qualità dei cibi
  • Scuola
  • Sport
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
    • Altri sport
    • Integratori
    • Medicina sportiva
  • Società
    • Ambiente
    • Diritto
    • Economia
    • Lavoro
    • Politica
    • Religione
  • Casa
    • Casa
    • Giardino
    • Orto
  • Animali
    • Patologie e sintomi
    • Consigli
    • Dal veterinario
    • Razze di cani
    • Gatti e altri amici
  • Scacchi
  • News
Ti trovi qui: Home / Salute / Coronavirus: i decessi nascosti

Coronavirus: i decessi nascosti

10 marzo 2020 di Roberto Albanesi

Quanti saranno i decessi per disinteresse sanitario?

Uno degli scopi delle attuali azioni contro il Coronavirus è la limitazione del numero di decessi. Nell’articolo Pandemia: come si gestisce abbiamo evidenziato due possibili strategie:

  • A – Considerare la diffusione del Coronavirus una pandemia; avere una gestione dell’emergenza, senza isterismi, con un efficiente intervento sanitario nel territorio colpito (l’Italia o una o più regioni italiane), avere 100.000 contagiati con 3.000 morti, ma l’economia e la qualità di vita dei restanti cittadini intatte.
  • B – Considerarla un’epidemia; avere una gestione straordinaria dell’emergenza con al massimo 10.000 contagiati e 250 morti, ma pesanti danni all’economia e alla qualità di vita dei cittadini.

Il governo italiano ha scelto B. Non si sa quanti saranno i decessi alla fine dell’emergenza. Quello che è sicuro è che l’aver scelto la strategia B potrà aver salvato molti soggetti fragili, anziani con patologie pregresse, ma sicuramente ha condannato tante persone giovani per “disinteresse sanitario”. Quanti sono quelli che moriranno per

  1. un’assistenza inadeguata in reparti che sono stati chiusi o ridimensionati per far posto alle strutture dei malati di Coronavirus, molti dei quali ricoverati con sintomatologia tutto sommato lieve?
  2. una prevenzione assente per almeno i due mesi dell’emergenza con visite specialistiche e/o ambulatoriali rese impossibili o comunque molto difficoltose?

Il punto 1 è di difficile quantificazione, ma sul punto 2 si possono dare numeri precisi; tralasciamo patologie cardiovascolari o in altri apparati/sistemi e consideriamo solo i tumori. Ogni anno in Italia si ammalano di tumore circa 370.000 persone, cioè circa 30.000 al mese. La diagnosi precoce è fondamentale per la sopravvivenza che attualmente è di circa, mediamente, del 50% dei casi. Ritardare di due mesi (se va bene perché al termine dell’emergenza ci saranno notevoli intasamenti e ritardi) le visite, comporterà un ritardo della diagnosi; ottimisticamente la percentuale di sopravvivenza dei 30.000 scenderà al 45%, cioè 1.500-1.600 persone circa moriranno per “disinteresse sanitario” e dovranno ringraziare il governo Conte che ha preferito loro una quantità pressoché equivalente di persone già molto compromesse. Non potendo scegliere (la sanità in Italia è quella che è), voi quale scegliereste fra la vita di una persona quarantenne che ha ancora decenni di speranza di vita e quella di una con diverse malattie gravi in corso con al massimo un anno di vita? Quest’ultima sarà anche una persona “fragile”, ma il primo deve arrangiarsi?

La risposta a Burioni

Il virologo Burioni è molto attivo sui media per “spiegare” il Coronavirus. Sbagliando, alcuni pensano che la sua posizione sia in contrasto con quanto detto nei nostri articoli. In realtà non è così, solo che se si vuole analizzare il problema occorre farlo a 360 gradi, non solo da un solo punto di vista (medico, politico o sociale). Vediamo, in sintesi, cosa dice Burioni in modo intelligente, anche se a volte troppo sbrigativo:

  1. Sbaglia chi dice che il Coronavirus è come una normale influenza.
  2. Se non gestito, manderà in crisi le strutture sanitarie a tal punto che anche casi gravi non legati al Coronavirus non potranno essere gestiti.

Quello che dice Burioni è del tutto esatto e non è in contrasto con quanto diciamo noi:

  1. Il Coronavirus uccide 10 volte di più che una normale influenza.
  2. Per una persona sana e con un buon stile di vita il Coronavirus è una normale influenza.

In sostanza, il Coronavirus è come la corsa, solo affaticante per una persona sana, ma potenzialmente mortale per un cardiopatico!

Anche la seconda affermazione di Burioni è condivisibile, quello che però Burioni non dice è che la colpa non è del Coronavirus quanto della pessima gestione iniziale del governo Conte. I dati parlano chiaro: in Cina 80.000 contagiati e 3.100 decessi; se dividiamo questo numero per 24 (il rapporto fra la popolazione cinese e quella italiana), troviamo circa 3.500 contagiati e 130 decessi. Con i contagiati siamo ormai al doppio e con i decessi al triplo. Evidente che il governo ha gestito malissimo l’emergenza perché, seppur avvertito da ciò che succedeva in Cina, all’inizio ha temporeggiato troppo, senza prendere i provvedimenti tipici di una pandemia.

Purtroppo, come lui stesso ha ammesso, Burioni è stato lanciato sotto ai riflettori dall’inaspettata popolarità della sua (giusta) campagna contro i no-vax. E sta perdendo un attimo il controllo. Ieri ha risposto all’imprenditore E. Musk che aveva twittato “il panico per il Coronavirus è da stupidi” con un tweet assurdo “l’epidemia di babbei è già una pandemia”, totalmente fuori luogo perché Musk non ha fatto nessuna considerazione medica, ma solo psicologica. Le migliori risposte a Burioni sono state queste:

  • “Il panico professore, il panico. Quello che fa scappare i coglioni da Milano, tutti insieme, sull’ultimo treno della sera. Elon Musk parlava di quello e ha ragione”.
  • E un altro, un filo più offensivo: “Guardi signor virologo “che vive su Twitter” che Elon Musk, a cui lei con la sua boriosa presunzione non allaccia manco le scarpe, ha semplicemente affermato che il panico è sciocco”.
Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

I BEST SELLER

  • Manuale di cultura generale
  • La felicità è possibile
  • Il manuale completo della corsa
  • Correre per vivere meglio
  • Il metodo Albanesi
  • Il manuale completo dell'alimentazione
  • Guida agli integratori alimentari
  • Migliora la tua intelligenza
  • Capire gli scacchi
  • Il manuale completo della maratona
  • Gli altri nostri libri...



Privacy Policy - Cookie Policy - Cambia impostazioni privacy - Ulteriori informazioni sul GDPR

ATTENZIONE - Le informazioni contenute e descritte in questo sito sono solo a scopo informativo; non possono essere utilizzate per formulare una diagnosi o per prescrivere o scegliere un trattamento, non vogliono né devono sostituire il rapporto personale medico-paziente o qualunque visita specialistica. Il visitatore del sito è caldamente consigliato a consultare il proprio medico curante per valutare qualsiasi informazione riportata nel sito.


L'IDEA REGALO

manuale della cultura Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.

BUONUMORE

barzellette

Ogni giorno una delle nostre barzellette divertenti



I NOSTRI SOCIAL NETWORK

Twitter FacebookYouTubeFeed

modernità Il gruppo Facebook dei nostri più affezionati amici


Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2021 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati