Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology (F. D’Ascenzi et al., “The benefits of exercise in cancer patients and the criteria for exercise prescription in cardio-oncology“. Eur J Prev Cardiol. 2019), i pazienti di malattie oncologiche dovrebbero ricevere una prescrizione di esercizi su misura per proteggere la loro salute cardiovascolare.
Il primo autore dello studio, Flavio D’Ascenzi, un ricercatore dell’università di Siena, sottolinea come “i malati di cancro sono spesso meno attivi degli adulti che non hanno sviluppato la malattia, tuttavia, l’esercizio fisico è essenziale per i pazienti con diagnosi di cancro che sono in trattamento, indipendentemente dal tipo di trattamento.”
L’allenamento di resistenza risulterebbe il più efficace per la salute cardiovascolare dei malati di cancro, ma l’esercizio specifico dovrebbe essere scelto in base alle caratteristiche individuali e al tipo di cancro sviluppato.
Le malattie cardiovascolari sono effetti collaterali comuni nei pazienti malati di cancro e sono spesso il risultato della tossicità di alcuni trattamenti, soprattutto quando sono presenti fattori di rischio come l’ipertensione. Inoltre, le malattie cardiovascolari e il cancro spesso condividono gli stessi fattori di rischio.
L’articolo evidenzia l’importanza di un piano di allenamento individuale per ciascun paziente, tenendo conto dell’anamnesi personale, del trattamento prescritto, della risposta all’esercizio fisico e delle preferenze personali. L’esercizio fisico dovrebbe iniziare il prima possibile, anche prima di iniziare un trattamento, come la chemioterapia.
Non è facile definire un piano di allenamento di questo tipo, perché comporta necessariamente la collaborazione di molti tipi di medici: oncologi, cardiologi, nutrizionisti e psicologi. Lo scopo è quello di individuare il tipo di allenamento, l’intensità e il volume (inteso come ore o minuti di allenamento a settimana).
“La definizione dell’intensità e del volume dell’esercizio è importante per massimizzare i benefici dell’attività fisica evitando dolori muscolari, affaticamento e disturbi del sonno”, ha affermato il dott. D’Ascenzi.
I trattamenti oncologici (come la chemioterapia) non sono di per sé, in termini generali, una controindicazione all’esercizio fisico, ma i pazienti sono invitati a consultare il proprio medico prima di iniziare una nuova attività, in quanto possono esistere controindicazioni specifiche: per esempio, i pazienti con bassi livelli di emoglobina dovrebbero evitare attività ad alta intensità, quelli con bassi livelli di piastrine non dovrebbero praticare sport di contatto. Dopo aver escluso attentamente possibili controindicazioni, l’esercizio fisico può aiutare ad affrontare l’affaticamento, che è relativamente comune nei pazienti oncologici.
Il dott. D’Ascenzi ha concluso quindi che: “l’attività fisica prima, durante e dopo il trattamento del cancro può contrastare gli effetti negativi delle terapie sul sistema cardiovascolare. Inoltre, può alleviare sintomi come nausea e affaticamento e aiutare a prevenire variazioni indesiderate del peso corporeo”.