Al momento attuale la diagnosi certa di Alzheimer in una persona in vita è impossibile; più corretto parlare di probabilità di malattia. La certezza della diagnosi infatti può arrivare solo dopo il decesso della persona attraverso la rilevazione, nel caso di malattia di Alzheimer, della presenza delle placche amiloidi nel tessuto del cervello.
Attualmente, quando si ha il sospetto della malattia, lo specialista richiede diversi test (test sul liquido spinale, analisi del sangue, esame delle urine, test neuropsicologici, esami radiodiagnostici ecc.). Alcuni di questi esami sono costosi e invasivi e non sempre accessibili a tutte le persone che presentano alcuni dei sintomi e segni che caratterizzano la demenza di Alzheimer.
È però di pochi giorni fa una notizia che fa ben sperare; un gruppo di ricercatori del Centre for Eye Research Australia e dell’università di Melbourne hanno impiegato una particolare tecnica di scansione oculare grazie alla quale si è in grado di rilevare con accuratezza quei soggetti nei quali sono presenti elevati livelli della proteina beta amiloide, che si accumula in abbondanza non solo nel cervello dei malati di Alzheimer, ma anche nella retina, già molti anni prima che la malattia dia segno di sé con le tipiche manifestazioni.
La particolare tecnica di scansione permette, come spiegano gli autori Peter van Wijngaarden e Xavier Hadoux, di “osservare la retina in un modo nuovo” e consente di vedere che vi sono diversità, nel modo in cui la luce viene riflessa, fra la retina di soggetti con elevati depositi della proteina beta amiloide e la retina di persone in cui i livelli di tale sostanza sono inferiori.
Come in moltissime altre malattie, anche nel caso della malattia di Alzheimer la diagnosi precoce è di fondamentale importanza e, come dichiarano Hadoux e Wijngaarden, “lo sviluppo di un semplice test per identificare le persone a rischio può essere di grande importanza perché permetterebbe la sperimentazione di nuovi trattamenti di primo fase, per prevenire o rallentare la malattia”.
Demenza: una malattia diffusa – L’ultimo Rapporto Mondiale Alzheimer ha mostrato numeri preoccupanti:
- ogni 3 persone nel mondo sviluppa una forma di demenza;
- a livello mondiale la demenza interessa circa 47 milioni di persone; in Italia si stimano circa 1.241.000 casi;
- la demenza è la settima causa di morte in tutto il mondo e attualmente non esiste una cura;
- i costi stimati sono ingentissimi: 1.000 miliardi di dollari.