Ha attratto la curiosità di molti un’iniziativa dell’azienda italiana HealtyFood: la carta d’identità alimentare.
La HealtyFood è un’azienda specializzata nei campi dell’alimentazione e della ristorazione e il suo CEO, P. Ruffoni, spiega così questo nuovo progetto:
Si tratta di una vera rivoluzione digitale gratuita”. “Se è vero che sono sempre di più gli italiani che mangiano fuori casa, oltre 7 milioni, e che cresce l’attenzione dei consumatori verso l’healthy food, è altrettanto vero che è sempre più difficile conciliare le esigenze alimentari di tutti, quando si esce a cena fuori”.
La carta d’identità alimentare, spiegano alla HealtyFood non è destinata solo a vegani, intolleranti, crudisti e celiaci, ma anche a tutte quelle persone che hanno determinate preferenze nella scelta degli alimenti.
Ma come funziona esattamente questa particolare carta?
Per ottenerla è sufficiente effettuare una registrazione sul sito www.cartaidentitalimentare.com e fornire i dati per la propria carta, un documento digitale che, praticamente, identifica lo stile alimentare dell’utente: allergie, intolleranze alimentari, preferenze, cibi non graditi, ingredienti non voluti ecc. Il tutto è gratuito.
Ruffoni lavora da circa due anni al progetto della carta d’identità alimentare e spiega che sono moltissimi gli italiani intolleranti al lattosio a cui si sommano celiaci, vegani, vegetariani, crudisti ecc.
Una volta compilato quanto richiesto il documento può essere scaricato o ricevuto per e-mail in formato PDF; può essere esibito ai ristoratori dove si decide di mangiare, condividerlo con il proprio ristoratore abituale oppure inviato per e-mail alla struttura che si è scelta per un soggiorno vacanziero, una sorta di promemoria per ciò che il cliente gradisce o deve mangiare (in particolar modo quando si scelgono alberghi con la formula a mezza pensione o pensione completa).
Spiega ancora Ruffoni: “Con Carta d’identità alimentare vogliamo portare avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti del mondo della ristorazione affinché sia sempre più attento e trasparente verso gli utenti che al giorno d’oggi sono giustamente sempre più esigenti e ancora hanno difficoltà a rispettare il proprio stile alimentare, o più semplicemente i propri gusti, quando mangiano fuori casa”.