A volte le ricerche degli scienzaiti sono curiose e rispondono a domande in apparenza assurde. Per esempio, perché le zebre hanno le strisce?
Per risolvere la drammatica questione hanno vestito a strisce i cavalli facenti parte del campione della ricerca. La ricerca pubblicata su PLOS One è opera del team anglo-americano dei ricercatori Tim Caro (University of California) e Martin How (University of Bristol).
I risultati della ricerca hanno dimostrato che le strisce in qualche modo impediscono alle mosche di atterrare, mantenendo le zebre relativamente al sicuro dalle fastidiose punture di insetti. Già nel 2012 era stata avanzata l’ipotesi che l’alternanza di strisce chiare e scure poteva riflettere la luce polarizzata in un modo da scoraggiare gli insetti volanti.
La ricerca attuale è partita dal fatto che le mosche colpiscono cavalli non zebrati tre volte maggiormente rispetto alle zebre; nel caso di cavalli zebrati cosa accade?
Quando le mosche si avvicinano, le strisce zebrate sembrano abbagliare le mosche così tanto che non possono gestire un atterraggio controllato. Le mosche zampettano troppo velocemente e si allontanano prima di pungere (per esempio i tafani) o comunque infastidre l’animale.
Da notare che la testa scoperta dei cavalli era comunque colpita con la stessa frequenza di quella dei normali cavalli.
Gli scienziati non sono ancora del tutto certi del meccanismo esatto, ma sembra che le strisce apparentemente confondano gli insetti e diminuiscano la loro capacità di controllare l’atterraggio. Le strisce esercitano un effetto fino all’ultimo secondo del volo di avvicinamento; l’elevato contrasto tra il bianco e il nero molto probabilmente inganna la visione a bassa risoluzione della mosca.
Per approfondire: Le zebre