Da Google I/O 2019 abbiamo saputo che sarà presto disponibile per gli utilizzatori dei Pixel 3a e Pixel 3a XL una funzione di realtà aumentata in Google Maps: scelta la destinazione, oltre alla tradizionale visualizzazione con il puntino blu nelle strade della mappa, puntando la fotocamera verso l’ambiente circostante, si vedranno comparire indicazioni animate sovrapposte al mondo reale.
Un’ulteriore anticipazione sui piani di Google per la realtà aumentata ci fa ora sapere che essa arriverà anche agli utenti che non usano prodotti Google, in particolare a tutti coloro che fanno ricerche mediante il famoso motore di ricerca. Alcuni esempi.
Si cercano informazioni sugli squali e, facendo clic su un pulsante, potremo guardare in una fotocamera piazzando un modello 3D dello squalo nella vita reale, per esempio per confrontarne le dimensioni.
Un altro esempio: un braccio scheletrico e muscoloso modellato che si flette e si rilassa, qualcosa di molto più facile da vedere da diverse angolazioni in realtà aumentata che in una semplice immagine.
Sarà possibile “toccare con mano” l’auto dei propri sogni oppure visitare un giardino con fiori 3D per scegliere quelli che fanno al caso nostro.
La realtà aumentata (l’arricchimento della percezione sensoriale umana con informazioni, elaborate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i nostri sensi) era nata nel 1968 con gli occhiali a realtà aumentata di Ivan Sutherland; i cruscotti delle auto, alcune funzioni degli smartphone e la chirurgia robotica sono esempi ormai noti di realtà aumentata, ma tutto sommato sono limitati a determinati compiti; quello che Google vuole fare è estendere il concetto di arricchimento delle informazioni a ogni nostra richiesta.