Secondo le linee guida dell’American College of Cardiology e dell’American Heart Association ora l’assunzione di un’aspirina a basso dosaggio ogni giorno per prevenire un infarto o un ictus non è più raccomandata; questo dopo che i medici hanno detto per decenni che un uso quotidiano da 75 a 100 mg di aspirina poteva prevenire problemi cardiovascolari.
Un ulteriore esempio di come il delirio di onnipotenza dei medici (in questo caso prevenire le più terribili malattie) porti spesso a posizioni che sono più opinioni (e speranze) personali che “verità scientifiche”.
Un ampio studio clinico ha rilevato che un’aspirina giornaliera a basso dosaggio non ha avuto alcun effetto sul prolungamento della vita in persone sane e anziane e in realtà ha suggerito che le pillole potrebbero essere collegate a importanti emorragie. Cosa non difficile da prevedere viste le controindicazioni di molti antinfiammatori.
Ormai sembra consolidato il concetto che “assumere un farmaco a vita per prevenire” non è mai una buona soluzione.
Secondo il comunicato, “i medici dovrebbero essere molto selettivi nel prescrivere l’aspirina per le persone senza patologie cardiovascolari note; è molto più importante ottimizzare le abitudini di vita e controllare la pressione sanguigna e il colesterolo anziché raccomandare l’aspirina”.
Secondo il cardiologo Roger Blumenthal, solo le persone ad alto rischio di malattie cardiovascolari e basso rischio di sanguinamento potrebbero continuare a usare l’antidolorifico come misura preventiva.
Alla fine del comunicato, c’è un chiaro abbandono della via farmacologica: “fare attività fisica regolare, mantenere un peso sano, evitare il tabacco e mangiare una dieta ricca di verdure e povere di zuccheri e grassi trans sono tra i modi migliori per prevenire le malattie cardiovascolari”.
Per approfondire: Gli antinfiammatori – Il delirio di onnipotenza