La perdita del lavoro è sicuramente un momento di crisi, ma gli effetti sul benessere personale possono andare ben oltre il singolo momento. Un nuovo rapporto dell’organizzazione internazionale IZA World of Labor* (“New report: Men without work face a worrying well-being crisis”) rileva che il numero di maschi in età avanzata al di fuori del mercato dl lavoro aumenta in tutto il mondo, anche in molti Paesi ricchi. Questo fenomeno va di pari passo con un aumento del malessere causato da alti livelli di stress, disperazione e rabbia. Nonostante gli Stati Uniti siano una delle economie più ricche del mondo, i tassi di mortalità legati alla perdita del lavoro stanno salendo, provocati essenzialmente da suicidi e overdose di droghe e alcol. Le vittime di questa disperazione sono prevalentemente i bianchi meno istruiti di mezza età. I ricercatori individuano un fattore rilevante di questo fenomeno il declino dello status e dei salari del lavoro scarsamente qualificato, con una percentuale crescente di uomini in età avanzata (e in misura minore donne) che stanno abbandonando la forza lavoro.
Gli economisti Carol Graham della Brookings Institution e Sergio Pinto della University of Maryland, hanno identificato nella mancanza di speranza per il futuro una delle cause della morte prematura in diverse aree geografiche del mondo, ma anche negli Stati Uniti. Nonostante la sua reputazione di essere un mercato del lavoro flessibile, gli Stati Uniti hanno uno dei più bassi tassi di partecipazione al lavoro maschile nell’OCSE, in costante decremento dal 1999.
Interessanti anche le differenze nel benessere degli uomini in età avanzata senza lavoro tra regioni e gruppi sociali. I bianchi poveri, per esempio, segnalano molta meno speranza per il futuro e più stress rispetto agli afroamericani e agli ispanici poveri. A differenza di quanto accade negli Stati Uniti e nella UE, dove gli uomini disoccupati sono particolarmente insoddisfatti della propria vita, in molti Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa non ci sono evidenze che lo stress della perdita del lavoro si ripercuota sull’esistenza di maschi adulti. Al tempo delle rivolte della primavera araba del 2011 molte ricerche si sono concentrate sulla frustrazione tra i giovani come possibile causa di malcontento, ma con risultati inconcludenti.
I ricercatori Graham e Pinto ipotizzano che la tendenza degli uomini in età avanzata ad abbandonare la forza lavoro probabilmente sarà ulteriormente rafforzata in futuro, pertanto auspicano una serie di misure politiche per affrontare questo problema, per favorire l’inclusione e la nuova formazione professionale.
* IZA World of Labor è una risorsa online internazionale e liberamente disponibile che propone ai politici, accademici, giornalisti e ricercatori, studi economici sul mondo del a lavoro in tutto il mondo.