Si parla spesso dei vantaggi che la vita da lavoratori autonomi comporta, come la libertà di organizzarsi e di spostarsi. Tuttavia, quello su cui molte volte non ci soffermiamo è la condizione psicofisica dei lavoratori autonomi.
Ci sono una serie di episodi riassunti sotto il termine di “freelance anxiety”: paura, solitudine, disturbi del sonno e stress, propri di una percentuale non marginale dei lavoratori autonomi.
Uno studio condotto dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, ha identificato quelle che sono le cause più comuni della freelance anxiety: incertezza sul futuro professionale e difficoltà finanziarie.
In questa guida andremo a capire meglio la tematica relativa all’ansia dei lavoratori autonomi e scopriremo quali possono essere dei metodi per sconfiggerla, o almeno, renderla meno debilitante.
Quali sono gli effetti dell’ansia dei lavoratori autonomi?
Come abbiamo identificato anche in precedenza, l’incertezza sul futuro e le difficoltà finanziarie sono alla base del fenomeno della freelance anxiety. Ma quali sono gli effetti di questa sensazione sui lavoratori autonomi?
Solitamente, uno dei primi campanelli d’allarme per identificare la freelance anxiety sono i disturbi del sonno, ma non solo. Infatti, potrebbero apparire sintomi tipici della depressione ed, in particolare, quello che viene chiamato “presenteeism”, ossia la tendenza ad essere presente (anche se non fisicamente) sul luogo di lavoro al di fuori dell’orario prestabilito.
In linea di massima, i sintomi più comuni dell’ansia nei lavoratori autonomi sono:
- Senso di agitazione
- Difficoltà di concentrazione
- Stanchezza, spesso spropositata rispetto alle attività svolte
- Tremori
- Tachicardia
- Mal di stomaco e dolori muscolari
Ovviamente ci teniamo a specificare che non è detto che tutti coloro che soffrono di freelance anxiety abbiano gli stessi sintomi. Ogni condizione dev’essere valutata caso per caso e, di conseguenza, ti consigliamo sempre di rivolgerti ad uno specialista che ti possa aiutare nel tuo caso specifico.
Ci sono dei rimedi all’ansia causata dal lavoro autonomo?
Esistono diversi modi per combattere l’ansia da lavoro che si collegano a quelle che sono le cause scatenanti.
Ovviamente non esiste una “formula magica”, per stare meglio ci vorrà del tempo, ma è sempre utile partire da piccole azioni quotidiane.
Il primo consiglio è creare una netta divisione tra vita privata e lavorativa. Infatti, i liberi professionisti solitamente non effettuano tale divisione perché, lavorando da remoto, spesso prolungano il loro tempo davanti al computer oltre l’orario classico di lavoro.
Separando le due attività, riuscirai ad avere un po’ di tempo da dedicare a te e alle tue passioni che possono essere le più variegate: dalla meditazione alla cucina, ma anche un giro in moto. Insomma, non è necessario praticare una disciplina olistica per stare meglio.
Un secondo modo per combattere la freelance anxiety è l’organizzazione del tempo. Spesso, la causa della tua ansia è legata strettamente alla sensazione che ti manchi il tempo per completare tutti i tuoi progetti?
Ebbene, organizzando il tuo lavoro in orari e spazi definiti riuscirai a mitigare la sensazione di ansia che provi.
Inoltre, capirai se stai lavorando al di sopra delle tue capacità: tutti noi vorremmo guadagnare il più possibile ed i freelance, accettando nuovi lavori, hanno la possibilità di farlo. Tuttavia, non dovremmo mai sottovalutare la nostra salute mentale mettendo al primo posto il guadagno.
Una terza causa dell’ansia è data dall’instabilità finanziaria. In questo caso, ti consigliamo di organizzare un documento dove metti nero su bianco le tue entrate e le tue uscite, in modo da pianificarle al meglio.
Oltre a questo, potresti scegliere un tool di gestione della tua Partita IVA che ti mostri in tempo reale, una volta incassata una fattura, quanto dovrai pagare di tasse e contributi, come quello fornito da Fiscozen. In questo modo non avrai nessuna sorpresa.
Ultimo consiglio per combattere la freelance anxiety: concentrati sui vantaggi del lavoro autonomo
Fino ad ora abbiamo visto quelli che possono essere considerati svantaggi dell’attività autonoma: ma ci sono anche dei vantaggi? La risposta è, ovviamente, affermativa.
Ad esempio, come lavoratore autonomo avrai la possibilità di sviluppare i tuoi progetti in totale autonomia, rapportarti con i clienti con maggiore professionalità ed anche richiedere compensi più alti rispetto ai lavoratori dipendenti.
Insomma: come accade per i dipendenti, essere autonomi ha i suoi pro e i suoi contro e, di conseguenza, dovrai scegliere quale sarà l’alternativa migliore nel tuo caso specifico.