Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista internazionale JAMA International Medicine (Association of Exposure to Artificial Light at Night While Sleeping With Risk of Obesity in Women, giugno 2019) ha ipotizzato una correlazione tra l’esposizione alla luce artificiale durante il sonno e il rischio di obesità. Lo studio fa riferimento esplicitamente alle donne, ed è stato condotto da scienziati di un istituto di ricerca statunitense del North Carolina.
Già precedenti ricerche hanno evidenziato una possibile correlazione tra il rischio di obesità e una marcata deprivazione del sonno, ipotizzando che esista un nesso tra quanto dormiamo e i chilogrammi di troppo che si possono accumulare. I ricercatori hanno studiato un campione molto ampio di soggetti, ben 43.722 donne, divisi in quattro categorie: chi dormiva senza alcuna luce artificiale, con una piccola luce notturna nella camera da letto, con luce artificiale generata fuori dalla camera e con la luce prodotta dal televisore nella stanza. I soggetti sono stati seguiti nel corso di dodici anni, misurando il BMI (Body Mass Index, l’indice che esprime il grado di normopeso, sovrappeso e obesità) e la sua evoluzione nel tempo.
I risultati avrebbero evidenziato una probabilità del 17% più alta di guadagnare fino a 5 kg di peso, con una stima della probabilità di diventare obesi superiore al 30%. Nonostante i numeri siano interessanti, la ricerca ha parecchi limiti e pone seri interrogativi sul suo significato.
Anche se il campione di soggetti è molto vasto ed è stato seguito nel tempo, i ricercatori non hanno saputo dare alcuna spiegazione di questa correlazione, né tanto meno identificare se sia un nesso di causa-effetto. Altri limiti evidenti dell’esperimento è che le abitudini di esposizione alla luce sono stati rilevati da questionari fatti compilare dai soggetti, e non attentamente controllate durante gli esperimenti, una metodologia molto debole di raccolta dei dati.
Gli stessi autori riconoscono infatti che non è possibile puntare direttamente alla causalità tra l’esposizione alla luce della camera da letto durante la notte e l’aumento di peso, e riconoscono che si vogliano dare indicazioni specifiche per la prevenzione dell’obesità, ammettendo che l’argomento andrebbe ulteriormente studiato.
Già un precedente studio inglese poneva l’accento sulla necessità di non tenere luci accese artificiali nella camera da letto per non alterare il ritmo sonno-veglia e modificare l’equilibrio ormonale che lo governa. Se qualcuno pensa però di attribuire il proprio sovrappeso alla luce della tv lasciata accesa durante il sonno, rimarrà deluso: la mancanza di esercizio fisico e di un regime alimentare corretto sono spesso le principali cause del sovrappeso e dell’obesità, senza cercare responsabili in camera da letto.