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Bimbi e sole: a cosa fare attenzione prima dell’esposizione solare

5 luglio 2021 di Redazione

L’estate è un momento particolarmente delicato per la pelle. L’esposizione prolungata ai raggi solari può infatti danneggiare, scottare o provocare fastidiose irritazioni cutanee, soprattutto ai bambini. Sono dunque necessari degli accorgimenti per meglio proteggerli dal Sole estivo: talvolta, infatti, le sole creme solari non bastano.

Bimbi e sole: scegliere la giusta crema solare

Sebbene da sola una crema solare non sia sufficiente, certamente questo prodotto è un ottimo punto di partenza per proteggere i bambini dal sole. È bene orientarsi su creme dotate di un fattore SPF (Sun Protection Factor) superiore a 50. Questo fattore elevato è efficace per proteggere la pelle dai raggi UVB (quindi dalla causa di eritemi e scottature), ma non sempre dai raggi UVA (responsabili di invecchiamento precoce della pelle).

Questo ragionamento vale per alcune creme. Altre, infatti, riportano sulla confezione la dicitura “UVA” e risultano dunque adatte anche a combattere questo genere di raggi: sono le creme più sicure perché proteggono meglio e si acquistano per lo più in farmacia, anche in quelle online come la Farmacia Cairoli. Anche qui esiste una scala di protezione, alle volte indicata con delle stelle (vanno da 1 – protezione moderata – a 4 – protezione alta).

Per proteggere i bambini, è necessario allo stesso tempo considerare le loro abitudini al mare: spesso possono giocare, sudare, muoversi in acqua. Per questo, si rivela particolarmente adatta una protezione resistente all’acqua, così da assicurare che – nonostante tutti questi fattori di rischio – la crema resti il più a lungo possibile sulla pelle. Si ricordi che alcune azioni – quali asciugare con un telo i propri bambini – finiscono per rimuovere la crema residua: in tal caso, bisogna applicare di nuovo la protezione solare.

La pelle delicata dei bambini, inoltre, può richiedere creme specifiche, dotate dei giusti filtri. Questi ultimi sono presenti in due tipologie diverse: i filtri fisici sono costituiti da sostanze minerali che bloccano i raggi solari frapponendosi tra loro e la pelle. Queste creme si rivelano anche le più adatte ai bambini più piccoli, nonché le più suggerite dai pediatri, poiché riducono notevolmente il rischio di irritazioni. I filtri chimici, invece, vengono assorbiti dalla pelle, formando una patina interna che assimila i raggi UV (meno indicati per i bambini, ma talvolta utilizzati in accompagnamento a delle creme con filtri fisici).

Data la sensibilità delle pelli più giovani, si badi bene a usare prodotti il più possibile puri: assicurarsi dunque che non siano presenti coloranti, conservanti, nickel e profumi è il primo passo per prendersi cura dei bambini esposti al sole.

Bimbi e sole

La pelle delicata dei bambini può richiedere creme specifiche, dotate dei giusti filtri.

Bimbi e sole: alcuni accorgimenti

Il sole filtra anche attraverso indumenti e ombrelloni: questo significa che è bene evitare sempre le ore di punta, poiché quando il sole è più forte (tra le 10 e le 16, dunque), sono ben poche le protezioni naturali che tengano. Un buon modo per avvicinare i propri bambini al sole è dunque quello di evitare queste ore centrali ed esporre la loro pelle gradualmente, per periodi non troppo lunghi.

In questo modo, si potrà prevenire l’insorgenza di eritemi: questi ultimi non compaiono durante l’esposizione al Sole, ma soltanto dopo; dunque, la loro comparsa non può essere un segno di pericolo, durante l’esposizione stessa. Per evitare questi rischi, è bene non esporre al sole diretto i bambini di pochi mesi.

Anche le esposizioni più graduali, inoltre, devono prevedere alcuni filtri. Tra questi, un cappellino a tesa larga e magari qualche metodo per evitare che il bambino non soffra alla vista del forte sole estivo: per i più grandi, ad esempio, si potrebbe optare per degli occhiali da sole.

Tenere sempre sotto controllo il meteo potrebbe essere utile per non lasciarsi ingannare: evitare le giornate ventose o nuvolose, d’estate, è una strategia vincente. Queste condizioni del tempo, infatti, cambiano la percezione del calore: non soffrendo subito per il calore del Sole sulla pelle, si rischia di restare o lasciare esposti i bambini più a lungo del consentito. Da qui, l’irritazione alla pelle.

Si raccomanda di nuovo, inoltre, l’uso frequente di creme solari, anche dopo un contatto con l’acqua (sia essa per un bagno o per il sudore). La resistenza all’acqua, infatti, per quanto fattore importante, non garantisce del tutto la tenuta della crema. Per questo, oltre che ad applicarla anche nel caso in cui si stia all’ombra nelle ore più calde, si suggerisce di ripetere l’utilizzo almeno ogni due ore.

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