Gli scienziati da anni stanno focalizzando l’attenzione sulle conseguenze del surriscaldamento globale e dell’innalzamento delle temperature dei mari. Ben lontano dall’essere solo un argomento accademico, molti scienziati affermano che ciò potrebbe avere ripercussioni devastanti sulla vita umana sulla Terra. Molto recentemente, un nuovo report della NASA ha riacceso l’attenzione su quest’argomento.
In particolare, gli studiosi si concentrano sulle conseguenze della fusione dei ghiacciai della Groenlandia, o meglio della calotta glaciale della Groenlandia (Greenland Ice Sheet), il secondo corpo di ghiaccio più grande al mondo, che copre circa 1,7 milioni di chilometri quadrati della superficie della Groenlandia. Se si sciogliesse completamente, potrebbe contribuire fino a sette metri di innalzamento del livello del mare, secondo un nuovo studio che ha utilizzato i dati dell’operazione IceBridge della NASA. Il progetto IceBridge è il più grande a livello planetario, e raccoglie dati sullo scioglimento dei ghiacciai fin dal 2010.
Nei prossimi 200 anni, i modelli di previsione dell’innalzamento, condotti sotto diverse ipotesi di surriscaldamento globale, mostrano che la fusione al tasso attuale potrebbe contribuire all’innalzamento del livello globale del mare fino a un metro e mezzo, una misura decisamente preoccupante, molto più alta rispetto alle stime iniziali, che parlavano di poco più sessanta centimetri. Con l’uso dei satelliti, gli studiosi sono riusciti a stimare una velocità molto maggiore di scioglimento dei ghiacciai rispetto a quella ipotizzata inizialmente, soprattutto per alcuni tipi di ghiacciai, quelli più esterni, la cui velocità di scioglimento è stata stimata addirittura dieci volte maggiore, a causa dell’innalzamento della temperatura del mare.
Inoltre, la vita sulla Terra sarebbe condizionata dal fatto che verrebbe a mancare l’influenza dei grandi ghiacciai della Groenlandia sul clima. Infatti, nel punto più interno della Groenlandia, i ghiacciai si protendono nell’atmosfera per più di 3 chilometri di altezza sul livello del mare. Esattamente come le montagne, sono quindi in grado di generare precipitazioni atmosferiche. Il loro abbassamento o scomparsa porterebbero a un’ulteriore modifica del clima, con una diminuzione delle precipitazioni nevose e un ulteriore aumento delle temperature dell’aria.
Le previsioni degli scienziati della Nasa fanno pensare quindi che lo scioglimento dei ghiacciai non sia solo un problema della Groenlandia. “Se continuiamo di questo passo, la Groenlandia si scioglierà”, ha detto il principale autore della ricerca, Andy Aschwanden, aggiungendo che “quello che stiamo facendo adesso in termini di emissioni, nel prossimo futuro, avrà un grande impatto a lungo termine sulla calotta glaciale della Groenlandia, e per estensione, se si scioglierà, sul livello del mare e sull’intera società umana”.