La sostenibilità del biologico non dovrebbe essere messa in discussione perché il concetto di biologico deriva proprio da quegli ambienti che hanno fatto della sostenibilità la loro bandiera.
Purtroppo, con il diffondersi della coscienza ambientale, appare sempre più evidente che molte proposte sono in netto contrasto con la sostenibilità:
- il fotovoltaico non potrà mai sostituire le altre fonti energetiche perché per farlo, attualmente, si dovrebbe tappezzare gran parte del nostro territorio di pannelli fotovoltaici, sottraendo spazio alle colture e alla natura;
- il biocarburante ha lo stesso problema: se si usano grandi appezzamenti di terreno per coltivare, per esempio, mais da destinare alla produzione di energia, dove si trova la terra per produrre cibo?
Insomma, molte proposte ambientaliste funzionano sin quando si applicano poco e loro stesse non danneggiano l’ambiente, ma non sono molto differenti dalla plastica i cui gravissimi danni sono dovuti all’incapacità dell’uomo di smaltirla perché è “ormai troppa”. In altri termini, le proposte ambientaliste crollano quando sono applicate a una popolazione del pianeta troppo numerosa, solo con la riduzione dell’antropentropia hanno senso.
Tornando al cibo biologico (un settore sempre in aumento), occupa circa il 15,4% della superficie coltivata in Italia (dato ISTAT), ma rappresenta solo il 3,5% della spesa degli italiani. In altri termini, uno spreco di terreno enorme. Se tutti noi dovessimo mangiare solo biologico, dove trovare il terreno per le coltivazioni?
Se ne è accorta la senatrice a vita Elena Cattaneo (farmacologa e biologa, nota per le sue ricerche sulla corea di Huntington e per le ricerche sulle cellule staminali, tanto da essere fra le prime a smascherare il metodo Stamina) che ha sottolineato la scarsa produttività del biologico (richiede circa il doppio della terra per produrre la metà dei raccolti), ottenendo le adesioni di oltre 400 scienziati. La senatrice ha fermato il DDL 988 sull’agricoltura biologica (a firma M.C. Gadda del PD, cofirmatari M5S, Lega e altri): la conversione totale al biologico comporterebbe la sottrazione di terre a boschi, praterie ecc. per renderle coltivabili. Lo stesso scempio che si è attuato nei secoli scorsi a danno della vegetazione spontanea europea per produrre grano, mais, riso per sfamare la popolazione (con l’ipocrisia che ora noi europei vorremmo impedire lo stesso scempio nei Paesi più poveri). Fra l’altro, il famigerato DDL equipara al biologico l’agricoltura biodinamica di Rudolf Steiner, filosofo razzista e nazionalsocialista, propugnatore di idee come la “fecondazione cosmica” potenziata per mezzo del “cornoletame” e di vesciche di cervo riempite da fiori di achillea. Insomma, in accordo con il giudizio del giornalista Felice Modica, il parlamento che promuove la stregoneria di Stato.