I Passeriformi comprendono circa la metà delle specie di uccelli oggi viventi. Sono caratterizzati da piccola e media taglia (in genere quelli italiani hanno dimensioni dai 10 ai 20 cm, tranne i Corvidi che hanno dimensioni medie), corpo slanciato, movimento a saltelli sul terreno e volo agile e veloce. Diffusi in tutto il pianeta, nidificano e hanno spiccate doti di cura parentale della prole inetta.
Passero è il nome comune che indica varie specie di Uccelli che sono i rappresentanti tipici dell’ordine. I passeri generalmente hanno piume di colore bruno e nero. Sono molto socievoli e spesso fanno nidi sugli alberi o dentro cavità, nidificando in colonie. Sono prevalentemente granivori e hanno regime alimentare misto, ma, nel periodo di allevamento dei piccoli, mangiano anche molti insetti e larve; chiassosi e vivaci, i passeri sono attivi cacciatori. In Italia è particolarmente diffuso il passero d’Italia, che è molto simile al passero domestico (o europeo), altra specie di grande diffusione; i passeri si nutrono di gemme, insetti e frutti, ma anche dei rifiuti. Alcune specie, come la passera mattugia, si trovano anche nei boschi.
Con ali bianche e brune, capo grigio e parti inferiori rossicce, il fringuello è comune in Italia, vive nei boschi ed è noto per il suo melodioso canto. Comune è anche il fringuello alpino che nidifica in montagna.
Della stessa famiglia del fringuello è il canarino selvatico. Di colore giallo, è originario delle isole Canarie. Si nutre di insetti, frutta e semi. Viene allevato in tutto il mondo per il suo canto e la sua bellezza. In cattività, può vivere fino a tredici anni e riprodursi fino a tre volte l’anno. A differenza del canarino selvatico, quello domestico è stato selezionato in centinaia di varietà e di razze diverse, con svariati colori con l’esclusione del nero e del blu puri.Di colore rosso e giallo, il cardellino vive nelle zone ricche di vegetazione dell’Eurasia occidentale e dell’Africa settentrionale. Apprezza particolarmente i semi del cardo. Ha un canto particolarmente melodioso. È in pericolo di estinzione poiché non sempre riesce a riprodursi in cattività.
Di colore verdastro, il verdone è presente in Eurasia e in Africa. Vive in zone alberate e difficilmente si lascia avvicinare dall’uomo.
Con testa e collo neri e corpo giallo, la cinciallegra si nutre di larve e insetti. Per tale ragione è molto utile nell’agricoltura. Si muove in stormi alla ricerca di cibo, a volte anche con altri tipi di volatili. Si riproduce e nidifica nelle cavità degli alberi. Simile è la cinciarella.
In Italia è molto comune anche la capinera (ricordata anche dal Verga nel suo romanzo Storia di una capinera), di color bruno (il capo è nero negli esemplari maschi). Si ciba di insetti e bacche. Costruisce con cura il suo nido sugli alberi e tra i cespugli.Fra i Passeriformi più piccoli (circa 10 g) è da annoverare lo scricciolo, comune in Nord America, Europa, Nordafrica e Asia. Lo scricciolo è insettivoro ed è stanziale; vive prevalentemente in località umide e abbondanti di cespugli. In inverno è presente in pianura e vicino ai centri abitati, mentre in estate predilige le zone montane.
Lo storno, di colore nero macchiettato di chiaro, vive in Eurasia, da dove sverna in Africa. Si muove in formazioni molto numerose.
Le averle sono diffuse in Europa, Asia e Africa; dotate di becco adunco, si nutrono di insetti e piccoli animali. Tra le specie, l’averla maggiore, di colore grigio, bianco e nero, che vive in zone ricche di vegetazione, l’averla piccola (Lanius collurio) di colore grigio e l’averla cinerina di colore grigio chiaro, con una mascherina sugli occhi.I Corvidi sono una famiglia di Passeriformi che raggruppa uccelli di dimensioni medie, con becco grande e robusto. Il rappresentante che dà il nome alla famiglia è il corvo, di cui sono note molte specie; il corvo comune o corvo nero ha piumaggio splendente con riflessi metallici, è onnivoro, si nutre anche di carogne d’animali, è diffuso dall’Europa Occidentale fino alle steppe dell’Altaj con popolazioni stanziali, ma in maggior parte migratorie (è di passaggio anche in Italia). Il corvo imperiale è il più grosso dei Passeriformi (70 cm) e in Italia è specie non comune, ma stanziale.
Di colore variopinto, la ghiandaia comune è diffusa nei boschi dell’Europa e dell’Asia occidentale. Emette suoni per comunicare situazioni di pericolo agli altri animali. Si nutre di uova, piccoli uccelli, semi e frutti. Sotterra le ghiande di cui si ciberà durante l’inverno. È riconoscibile per la presenza di un ciuffo sulla testa striato di nero e di una fascia blu sull’ala.La gazza (o gazza ladra, perché ruberebbe e nasconderebbe oggetti lucenti, da ricordare l’opera rossiniana La gazza ladra) è lunga circa 50 cm, ha coda lunga quanto il corpo, il piumaggio nero con riflessi verdi e bianchi. È di indole molto vivace, spesso si muove in coppia, distrugge i nidi degli altri uccelli. Si può addomesticare, ma non è commestibile.
Di colore nero e grigio, la cornacchia è presente in Europa e in Asia; è il Corvide più comune in Italia, in quanto si adatta molto bene alle zone antropizzate. Si nutre anche di carogne. Nidifica sugli alberi e sulle rocce ed emette suoni sgradevoli. È dannosa per l’agricoltura.Altri Corvidi sono la taccola, la nocciolaia e il gracchio.
Manuale di cultura generale – Zoologia – Passeriformi – Continua