Le realtà italiane di questi due secoli furono in balia delle grandi potenze europee con le quali cercarono di convivere non sempre con successo.
Il Ducato di Savoia
La struttura feudale del regno sabaudo non poté reggere a lungo il confronto con la nuova realtà europea degli Stati reazionari e alla contesa franco-spagnola; dopo aver conquistato Vaud (1536), gran parte dei domini sabaudi d’oltralpe caddero in mano a Francesco I; Emanuele Filiberto, riavuti i suoi domini con la pace di Cateau-Cambrésis, portò la capitale da Chambéry a Torino e unificò la struttura dello Stato rafforzando in sé tutti i poteri, limitando così quelli delle autonomie locali. Sfruttando il perdurare delle guerre di religione in Francia, Carlo Emanuele I conquistò Saluzzo e, alla morte di Francesco Gonzaga, rivendicò per la figlia di questi il Monferrato. Ciò ebbe come conseguenza l’intervento degli spagnoli e un inasprimento delle ostilità terminate con il trattato di Cherasco (1631). In totale balìa di Francia e Spagna, la situazione interna peggiorò drasticamente a causa della guerra civile scoppiata tra madamisti filofrancesi e cardinalisti filospagnoli.
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