Nel 1914 la guerra iniziò con la grande offensiva tedesca guidata dal generalissimo von Moltke che, attraverso il Belgio e il Lussemburgo, entrambi Paesi neutrali, entrò in Francia dirigendosi verso Parigi da nord. Nella battaglia della Marna le truppe francesi di Joffre fermarono l’avanzata tedesca e il fronte si consolidò dopo le battaglie della Somme, dell’Yser e di Ypres (con l’uso, per la prima volta, dell’aggressivo chimico poi denominato iprite, dal nome della località). La guerra di movimento sperata dai tedeschi si trasformò così in guerra di trincea. Sul fronte orientale i russi invasero la Prussia e la Galizia, conquistando Leopoli, ma furono poi costretti a ritirarsi oltre il fiume Neman dalla controffensiva del generale Hindenburg (battaglia dei laghi Masuri). Sul fronte balcanico gli austriaci conquistarono Belgrado, per riperderla pochi giorni dopo. Il Giappone occupò alcune colonie tedesche nell’oceano Pacifico, mentre i territori tedeschi in Africa vennero occupati da francesi e inglesi, che sbarcarono anche in Mesopotamia, occupando Bassora.
L’Italia, alleata dell’Austria e della Germania nella Triplice Alleanza, si dichiarò inizialmente neutrale trattandosi di guerra di aggressione e non essendo stata consultata preventivamente.
L’Italia entrò invece in guerra, a fianco dell’Intesa, il 24 maggio 1915, dopo il fallimento dei negoziati con l’Austria e il patto di Londra.
Dopo l’intervento italiano, la Bulgaria invece entrò in guerra a fianco di Austria e Germania, provocando così il crollo della Serbia. L’anno successivo anche la Romania entrò in guerra a fianco dell’Intesa e l’Italia dichiarò guerra alla Germania.
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