Con la denominazione “impero bizantino“, desunta dal nome della sua capitale Bisanzio (Costantinopoli), ci si riferisce all’impero romano d’Oriente dopo il crollo dell’impero romano d’Occidente (476).
All’inizio dell’impero si segnalarono soprattutto i due imperatori Teodosio II e Giustiniano.
Teodosio II è famoso perché promosse il Codice teodosiano, raccolta di costituzioni imperiali da Costantino in poi e testo principale del diritto romano.
Giustiniano I fu un abile condottiero e riportò una serie interminabile di vittorie, contro i vandali in Africa, i goti in Italia e i visigoti in Spagna. Viene ricordato comunque per l’importantissima opera di codificazione del diritto romano, che porta il suo nome, per la quale tutte le leggi furono riunite nel Corpus iuris civilis, fondamento del diritto moderno. Giustiniano difese l’ortodossia religiosa, sintetizzata nella professione di fede del concilio di Nicea, e combatté l’arianesimo dei regni romano-barbarici. A lui si deve anche la costruzione di Santa Sofia a Costantinopoli, di San Vitale e di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna.
Sotto Eraclio I, dopo che le terre mediterranee occidentali erano state tolte a vandali e goti (VI sec.), a partire dal VII sec., Bisanzio, soffocata dalla forza araba, perdette Siria, Egitto e coste settentrionali dell’Africa; nel frattempo in Italia si insediavano i longobardi e in alcune zone dei Balcani gli slavi. L’impero si trovò in una situazione di inferiorità militare anche perché indebolito dal conflitto con il pontefice e dalle lotte religiose iconoclaste iniziate sotto Leone III all’inizio dell’VIII sec.; tutto ciò portò allo scisma del 1054 tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente, a seguito delle dispute sul primato del vescovo di Roma (non accettato dai cristiani d’Oriente) e sul “filioque”, la formula aggiunta al credo niceno-costantinopolitano dalla Chiesa latina, secondo cui lo Spirito Santo procederebbe dal Padre e dal Figlio e non solamente dal Padre.
La religione greco-ortodossa si diffuse nei territori dell’impero che, nel frattempo, aveva preso il controllo dei Balcani sottomettendo i bulgari e influendo anche sui popoli russi; aveva riconquistato anche i territori mediterranei orientali (Siria, Palestina, Creta, Cipro). La decadenza dell’impero fu determinata, a metà dell’XI sec., dalla stretta dei normanni a occidente e dei turchi a oriente; i crociati si impossessarono di Costantinopoli nel 1204 e l’impero bizantino venne trasformato in impero latino d’Oriente. La restaurazione del 1261, con la conquista di Costantinopoli da parte di Michele VIII Paleologo, non fu sufficiente a fermare il corso della disgregazione che divenne definitiva quando Costantinopoli cadde sotto il potere del sultano ottomano Maometto II (1453).
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