Nel XVI e nel XVII sec. la Russia si era ulteriormente espansa e aveva conquistato i territori dei mongoli e parte della Siberia sotto il regno di Ivan IV il Terribile che nel 1547 aveva assunto il titolo di zar. Alla sua morte i nobili (boiari) cercarono di impadronirsi del potere e di fondare una nuova dinastia regnante. L’età dei torbidi fu caratterizzata da rivolte contadine e dall’intervento degli eserciti polacchi e svedesi che giunsero a occupare Mosca.
All’inizio del XVII sec. i boiari trovarono un accordo ed elessero zar Michele III, capostipite dei Romanov; durante il regno di Alessio I fu istituita la servitù della gleba e la condanna dei Vecchi Credenti da parte della Chiesa ortodossa russa provocò lo scisma (raskol) che diede vita a una lunga lotta fatta di persecuzioni e riavvicinamenti, uno dei più tragici episodi della storia russa.
Dopo aver escluso dal potere la reggente Sofia, Pietro il Grande avviò l’occidentalizzazione del Paese al quale diede un accesso al Baltico e una nuova capitale, San Pietroburgo. Egli creò l’impero russo nel 1721.
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