Con la predicazione degli apostoli, la religione cristiana si estese oltre la Giudea e acquistarono importanza religiosa i centri di Corinto, Efeso, Alessandria e Roma. La penetrazione su tutto l’impero romano diede vita alle persecuzioni dei vari imperatori (che non tolleravano che la Chiesa fosse uno “Stato nello Stato” con il rifiuto dei cristiani di riconoscere la divinità dell’imperatore), fino al IV sec., quando gli editti di Costantino e Teodosio tollerarono e costituirono il cristianesimo.
Dopo la morte di Costantino ci furono ancora tentativi di restaurare il paganesimo (per esempio, Flavio Claudio, detto l’Apostata, deve il soprannome al fatto di aver rinnegato il cristianesimo in favore del paganesimo.
La definitiva affermazione del cristianesimo si ebbe con Teodosio I il Grande che con l’editto di Tessalonica del 380 avversò l’eresia ariana a favore dell’ortodossia dell’editto di Nicea. Con l’editto, il cristianesimo diveniva l’unica religione dell’impero e veniva cancellata qualsiasi usanza pagana (templi, sacrifici…).
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