Il rifiuto della Finlandia di cedere alcune basi all’Unione Sovietica portò invece alla guerra tra le due nazioni, conclusasi con la capitolazione della Finlandia. Nel frattempo la Germania occupò la Norvegia e la Danimarca e annientò in pochi mesi le difese francesi dopo aver occupato Paesi Bassi e Belgio; governi collaborazionisti vennero instaurati in Norvegia da Quisling e in Francia dal maresciallo Pétain a Vichy. L’Italia entrò in guerra a fianco della Germania il 10 giugno 1940. La guida del governo inglese venne assunta da Winston Churchill, che sostituì lord Chamberlain, mentre a Londra, il generale Charles De Gaulle annunciò la resistenza francese, organizzando un governo in esilio nelle colonie francesi in Africa. Forti delle sorti della guerra, Germania, Italia e Giappone firmarono il Patto Tripartito, al quale aderirono Romania e Ungheria. La Germania cercò di attuare anche l’invasione del Regno Unito, ma la battaglia aerea fu favorevole agli inglesi che si giovarono del radar, ancora ignoto ai tedeschi. Il fallimento della battaglia aerea d’Inghilterra ebbe conseguenze risolutive sull’esito della guerra perché il Regno Unito mantenne il controllo aereo della Manica. Nel frattempo la guerra divampò anche in Africa dove i tedeschi riuscirono a ridimensionare il contrattacco inglese grazie soprattutto all’abilità del generale Rommel.
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