Il 1917 fu un anno decisivo per due eventi di estrema importanza. Gli Stati Uniti erano stati neutrali finché i continui attacchi dei sottomarini tedeschi a navi statunitensi provocarono la rottura delle relazioni diplomatiche con la Germania e l’ingresso nel conflitto nell’aprile 1917.
Con l’entrata in guerra degli Stati Uniti d’America, la situazione sul fronte occidentale non mutò, nonostante l’iniziale successo degli inglesi nelle Fiandre, seguito dalla controffensiva di Hindenburg che riconquistò i territori perduti. Sul fronte italiano, invece, l’offensiva austro-tedesca provocò lo sfondamento della linea di difesa italiana a Caporetto e il generale Cadorna dovette ordinare la ritirata. Udine fu conquistata dagli austriaci e la ritirata si fermò soltanto sul Piave. Al posto del generale Cadorna venne nominato capo di Stato maggiore il generale Diaz, che organizzò sul Piave la difesa contro la nuova offensiva austriaca di novembre e dicembre.
La Russia era stata scossa dalla crisi politica dei primi mesi del 1917 e dall’abdicazione dello zar Nicola II. Dopo la rivoluzione di ottobre, la Russia si ritirò dal conflitto, senza tuttavia cambiare le sorti della guerra, nonostante Austria e Germania potessero spostare dal fronte russo più di un milione di uomini. Dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi, Russia e Germania firmarono l’armistizio a Brest-Litovsk.
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