Gli agenti di socializzazione sono gli ambiti della società in cui principalmente avvengono i processi di socializzazione; nelle società occidentali contemporanee sono costituiti soprattutto dalla famiglia, dalla scuola, dal gruppo dei pari e dai mass-media.
La famiglia è l’agente di socializzazione fondamentale dalla prima infanzia fino almeno all’adolescenza, costituisce il legame tra generazioni successive e trasmette i propri modelli di educazione (influenzati tra l’altro dalla classe sociale di appartenenza) attraverso una socializzazione partecipativa, non meramente impositiva.
La scuola funge da agente di socializzazione non solo per l’insegnamento di diverse discipline e abilità, ma anche per l’introduzione del bambino alle relazioni con gli altri e all’autorità di adulti diversi dai genitori, alle dinamiche della competizione e della cooperazione e al rispetto di norme ben precise.
Il gruppo dei pari è un gruppo di soggetti all’incirca della stessa età e posti sullo stesso piano, di solito uniti da un rapporto di amicizia, particolarmente importante come agente di socializzazione nella tarda infanzia e nell’adolescenza perché occasione di acquisizione di norme e valori nuovi rispetto a quelli familiari, che determinano lo sviluppo dell’identità.
I mass-media sono oggi estremamente pervasivi e sovrappongono la propria influenza a quella degli altri agenti di socializzazione (con i quali possono anche entrare in conflitto), diffondendo modelli di stili di vita e di valori, ma anche nuove forme di apprendimento, di comportamento e di relazione.
Altri agenti di socializzazione sono l’ambiente lavorativo, i gruppi politici e i gruppi religiosi; bisogna tenere presente, però, che tutte queste agenzie hanno articolazioni molto diverse all’interno delle culture diverse da quella occidentale.
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