I grassi (o lipidi) sono il substrato energetico per attività di bassa e media intensità.
Il corpo può immagazzinare energia sotto forma di grasso praticamente senza limiti (anche in un individuo magro l’energia immagazzinata nel grasso è almeno 15-20 volte quella immagazzinata sotto forma di carboidrati). I lipidi si dividono in semplici e composti. I lipidi semplici sono i trigliceridi, unione di glicerolo + acidi grassi. I lipidi composti sono trigliceridi legati ad altri composti.
A seconda della loro struttura chimica, gli acidi grassi si possono dividere in saturi e insaturi (a loro volta suddivisi in monoinsaturi e polinsaturi). La saturazione dipende da quanti legami (doppi) di carbonio possono rompersi per legarsi a un atomo di idrogeno. Grassi saturi: nessun legame doppio di carbonio, monoinsaturi uno, polinsaturi due o più.
Gli acidi grassi influenzano il rischio cardiovascolare, agendo sui livelli di colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL) e su moltissimi altri aspetti. Tenendo conto che ogni alimento grasso è una miscela dei vari tipi di acidi grassi, una posizione ragionevole è diversificare le fonti di acidi grassi. Infatti, molti nutrizionisti parlano di un terzo circa di grassi saturi e i rimanenti due terzi divisi fra mono e polinsaturi.
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