Il clima è costituito dalle condizioni meteorologiche che mediamente caratterizzano una regione. Esse dipendono dai cosiddetti elementi del clima (temperatura, venti, pressione, umidità, precipitazioni, nuvolosità), a loro volta legati ai fattori del clima: la latitudine (distanza di un punto dall’Equatore, inversamente proporzionale alla temperatura), l’altitudine (altezza di un punto rispetto al livello del mare, inversamente proporzionale alla temperatura e direttamente proporzionale alla piovosità), la distanza dal mare (al suo aumentare aumenta l’escursione termica e diminuisce l’umidità), le correnti marine (fredde o calde, rendono il clima più o meno mite), le catene montuose (ostacolo ai venti, causa di zone d’ombra), l’esposizione al Sole, l’esposizione ai venti.
La classificazione dei climi più nota è quella del meteorologo russo Wladimir Köppen, basata sulla distribuzione delle diverse specie di piante, ciascuna con precise esigenze climatiche, nelle diverse aree del pianeta:
- climi megatermici umidi (clima equatoriale, con temperature medie elevate e uniformi, forte umidità e abbondanti precipitazioni, tipico della foresta pluviale; clima della savana, con temperature medie elevate e alternanza tra sei mesi di siccità e sei di pioggia; clima monsonico, tipico della giungla, con estati piovose e inverni secchi);
- climi megatermici aridi (climi molto caldi o molto freddi caratterizzati da scarsità di precipitazioni e tipici dei deserti e delle steppe);
- climi mesotermici (clima sinico, con estati piovose, inverni secchi e forti escursioni termiche annuali, tipico delle foreste sempreverdi delle parti orientali dei continenti; clima mediterraneo, con estati asciutte e inverni miti e piovosi, tipico della macchia mediterranea; clima temperato fresco, con estati fresche e inverni miti, tipico delle foreste di latifoglie);
- climi microtermici (climi temperati freddi molto umidi o molto secchi caratterizzati da estati piovose e inverni lunghi e freddi, tipici delle praterie e della taiga);
- climi nivali (climi delle zone a nord del Circolo Polare Artico, caratterizzati da temperature medie molto basse e da scarse precipitazioni, tipici della tundra e delle aree permanentemente congelate e quindi prive di vegetazione, Groenlandia e Antartide).
Il clima italiano rientra nel gruppo mesotermico e si articola poi in tre tipi climatici: i climi di montagna (catena alpina e parti interne degli Appennini), con forti escursioni termiche e precipitazioni abbondanti, il clima continentale (pianura Padana), con forte escursione termica annuale ed elevata umidità, i climi mediterranei, mitigati dall’influenza del mare.
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