Nell’uomo lo stomaco è una vasta sacca, la cui forma è allungata e incurvata, simile a quella di una cornamusa. È situato nella parte superiore della cavità addominale, sotto il fegato e il diaframma che lo ricoprono in gran parte e al disopra del colon traverso. Ha una parete anteriore e una parete posteriore; due margini, destro e sinistro, chiamati piccola curvatura e grande curvatura; due orifizi muniti di dispositivo valvolare: uno superiore d’ingresso dall’esofago, chiamato cardias, che segna la divisione fra esofago e stomaco, e uno inferiore d’uscita verso l’intestino, chiamato piloro che divide lo stomaco dal duodeno.
Nello stomaco si distinguono tre parti che, dall’alto verso il basso, sono: il fondo, il corpo e l’antro pilorico. Nella parete dello stomaco si susseguono dall’interno all’esterno vari strati o tuniche che, dall’esterno all’interno, sono la sierosa, costituita dal peritoneo, la muscolare, la sottomucosa e la mucosa. La tunica muscolare è formata da tre strati di fibre muscolari lisce. Uno strato sottomucoso separa lo strato muscolare dalla tunica mucosa che presenta una superficie epiteliale di tipo cilindrico, caliciforme, segnata da depressioni o cripte. Sul fondo di queste cripte si aprono le ghiandole che sono di tipo differente, a seconda della regione gastrica in cui si trovano: ghiandole del fondo e del corpo, che sono le più numerose, nei tre quarti superiori; ghiandole di tipo pilorico, nella regione pilorica. Le ghiandole del fondo e del corpo, tubulari semplici, sono costituite essenzialmente da tre tipi di cellule: principali (adelomorfe), parietali (delomorfe, con cellule a contorno citoplasmatico ben identificabile, a differenza delle adelomorfe) e accessorie (mucoidi). Ciascuno di questi tipi cellulari è specificamente deputato alla secrezione di particolari componenti del succo gastrico. La funzione digestiva dello stomaco è essenzialmente motoria e secretoria e consiste nel mescolamento del chimo (la massa semiliquida formata da alimenti e da succhi gastroenterici secreti per la digestione) per potenziare così l’azione del succo gastrico su di esso. A questo punto si attivano gli enzimi contenuti nei succhi gastrici e le proteine vengono scomposte.
I movimenti dello stomaco, provocati dallo stimolo meccanico esercitato dal bolo alimentare, sono dati da una serie ritmica di onde di contrazione che mischiano il chimo fino ad acidificarlo completamente. Quando l’azione del succo gastrico è terminata, il piloro si apre e il chimo si versa a fiotti nel duodeno. Abbondantemente irrorato durante la fase gastrica della digestione, lo stomaco è innervato dall’ortosimpatico dorsale e dal vago che presiedono ai suoi movimenti e alle sue diverse secrezioni.
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