La pressione arteriosa è la pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie. Durante il ciclo cardiaco la pressione è massima in sistole (pressione sistolica, detta anche pressione massima) e minima in diastole (pressione diastolica, nota anche come pressione minima); quando si parla di pressione arteriosa è quindi logico definire due valori, ognuno indicativo di una certa condizione.
Il suo valore dipende da vari fattori, fra cui la quantità di sangue, l’attività cardiaca, la resistenza opposta dai vasi arteriosi al passaggio del sangue, ed essa è regolata da centri specializzati a livello cerebrale, da ormoni e da altre sostanze nell’organismo.
Storicamente la pressione si misurava con lo sfigmomanometro (oggi affiancato da strumenti digitali), apparecchio dotato di un manometro a mercurio, una piccola pompa e un manicotto in gomma. Per questo motivo la pressione arteriosa si misura in mm di mercurio (mmHg).
Al di sopra dei livelli considerati normali (per un adulto, fra 140/80 e 100/70) e al di sotto, si parla di stati patologici detti rispettivamente ipertensione e ipotensione.
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