Daltonismo
Anomalia della percezione dei colori. È una condizione di natura genetica, anche se esistono forme acquisite che insorgono in seguito a danni verificatisi a carico della retina, del nervo ottico o di determinate aree cerebrali. Le forme acquisite sono diverse da quelle genetiche e in alcuni casi possono regredire completamente.
Il daltonismo genetico è generalmente dovuto a un allele recessivo posto sul cromosoma X; l’alterazione genetica colpisce i fotorecettori (i coni). La patologia colpisce soprattutto i maschi.
Il soggetto affetto da daltonismo ha un’alterata percezione dei colori; il difetto della visione riguarda uno o più colori (blu, rosso, verde e giallo) e può creare difficoltà nella guida o nello svolgimento di determinate attività lavorative (per esempio, non si è in grado di riconoscere i segnali rossi e verdi).
Diplopia
Condizione caratterizzata dalla percezione di una doppia immagine di un singolo oggetto che viene osservato. Si ha una manifestazione di diplopia quando un’immagine viene proiettata in punti non corrispondenti sulla retina dei due occhi.
Una delle cause più frequenti di diplopia è lo strabismo, ma il disturbo può anche essere dovuto a traumi, a malattie del sistema nervoso centrale, a patologie neuromuscolari, vascolari, muscolari ecc. Può anche essere indotta da farmaci.
Distacco di retina
Distacco della retina dal tessuto sottostante, noto come coroide.
Quando il distacco coinvolge la parte più centrale della retina, la macula lutea e la fovea, la perdita di visione è ancora più grave e la possibilità di riacquistare la vista è compromessa.
In molti casi il distacco di retina è dovuto a liquefazione vitrea e distacco posteriore del vitreo e ad aderenza del vitreo ai bordi retinici; talvolta il problema è causato da un trauma dell’occhio; in altri casi è legato alla presenza di diabete, alla presenza di cristallino artificiale in seguito a un intervento di cataratta, a patologie oculari di tipo infiammatorio, a patologie genetiche ecc.
Il sintomo più frequente di un distacco di retina è costituito dal cosiddetto scotoma (percezione di un’ombra scura nel campo visivo dovuta alla parte di retina che non adempie più il suo compito).
Comuni sono anche le miodesopsie e le fotopsie (visione improvvisa di flash e lampi di luce in uno o in tutti e due gli occhi). Altri sintomi sono la visione annebbiata e talvolta distorta.
In presenza dei sintomi sopradescritti è necessaria una tempestiva visita oculista perché, come già detto, quanto prima si riesce a diagnosticare il distacco retinico, tanto maggiori saranno le possibilità di intervenire con successo ed evitare una grave compromissione della capacità di vedere.
Esoftalmo
Condizione caratterizzata dalla protrusione del bulbo oculare (meno tecnicamente, ma più comunemente, si parla di occhi sporgenti); tale condizione può interessare uno oppure entrambi gli occhi.
Glaucoma
Terminologia generica che identifica un gruppo diversificato di patologie oculari caratterizzate dalla presenza di un danno cronico e progressivo della testa del nervo ottico (papilla ottica) che porta a cecità o a una perdita sostanziale delle capacità visive. La forma più frequente e insidiosa della patologia è il glaucoma primario ad angolo aperto.
Risulta rilevante una componente genetica della patologia, per cui è possibile identificare persone a rischio tra coloro che hanno avuto familiari sofferenti della stessa malattia. Altri fattori di rischio sono costituiti dall’ipertensione arteriosa e dal diabete.
La malattia è caratterizzata dalla presenza di ipertensione intraoculare che ne rappresenta uno dei sintomi più significativi.
Ipermetropia
Difetto refrattivo molto comune che spesso non dà luogo a sintomi o deficit visivi e conseguentemente passa inosservato.
L’ipermetropia riconosce diverse cause; la più frequente è un diametro del bulbo oculare più corto del normale; praticamente i raggi luminosi che provengono da oggetti sia lontani che vicini convergono in un punto che si trova dietro la retina, ciò fa sì che l’ipermetrope, quando la patologia è manifesta, veda male gli oggetti posti nelle vicinanze e, in parte, anche quelli più lontani.
Se l’ipermetropia è di grado medio o elevato l’eccessiva sollecitazione del potere accomodativo provoca la comparsa di diversi disturbi: la visione è annebbiata, gli occhi si arrossano, talvolta lacrimano e non è rara la presenza di bruciore, le palpebre si fanno più pesanti e si può avvertire anche un certo senso di sonno.
Manuale di cultura generale – Medicina – Disturbi e patologie dell’apparato visivo (D-L) – Continua