Pericardite
Processo di natura infiammatoria o infettiva che coinvolge il pericardio e in cui, frequentemente, si verifica la formazione di un essudato che si riversa nella cavità pericardica.
Porpora
Termine generico che fa riferimento a un gruppo di patologie caratterizzate dalla comparsa di chiazze cutanee di diverse dimensioni e da una colorazione che varia dal rosso vivo, al viola, al rosso brunastro. Il trattamento dipende dalle cause scatenanti che possono essere di vario tipo.
Prolasso della mitrale
Il prolasso è una degenerazione della struttura di un organo dovuta al cedimento dei tessuti connettivi. Nel caso in questione si tratta di una degenerazione della valvola mitrale del cuore, che può interessare anche l’anello fibroso e le corde tendinee. In genere interessa il lembo posteriore o entrambi i lembi della valvola, con clic sistolico non eiettivo o clic sistolici multipli. Il clic è in genere seguito da un soffio determinato dal rigurgito mitralico. Il prolasso mitralico è osservato a tutte le età, ma è più frequente nelle femmine tra i 20 e i 50 anni. Può esserci un’ereditarietà della patologia. Anche se si possono avere sintomi (dolore toracico, dispnea, palpitazioni, vertigini, sincope ecc.), i pazienti sono spesso asintomatici. Il prolasso della valvola mitrale è in genere una condizione benigna e la maggior parte dei pazienti non richiede trattamento (incidenza modesta hanno anche le complicanze come l’endocardite infettiva); nei casi in cui compaia un’insufficienza mitralica grave si può ricorrere a terapia chirurgica.
Scompenso cardiaco
Grave condizione morbosa che si verifica sempre quando il miocardio è danneggiato e sovraffaticato; è noto anche come insufficienza cardiaca.
Molto spesso è il punto di arrivo comune a diverse patologie che possono essere molto diverse fra loro, sia eziologicamente (cioè per quanto riguarda la causa) sia clinicamente (aterosclerosi, cardiomiopatie, ipertensione arteriosa, infarto ecc.). Fra i segni e sintomi dello scompenso cardiaco si ricordano in particolare dispnea, facile affaticamento e sensazione di stanchezza, confusione mentale, edema, tosse secca persistente, inappetenza, tachicardia e nicturia (ripetuto bisogno di urinare nel corso del riposo notturno).
Si tratta di una condizione morbosa cronica e non è possibile sperare in una guarigione completa; è possibile però stabilizzarla e trattarla con una certa efficacia.
Soffio al cuore
Locuzione che viene utilizzata per descrivere una condizione, non necessariamente patologica, in cui il sangue, che viene sospinto grazie alle contrazioni del muscolo cardiaco, perde il suo tipico flusso laminare acquisendo un flusso turbolento (nel flusso laminare, a differenza di quanto accade nel flusso turbolento, gli strati infinitesimali di fluido scorrono dolcemente uno sopra l’altro, senza che vi sia alcun rimescolamento, nemmeno a livello microscopico); questa variazione crea una sorta di sibilo che può essere paragonabile al fruscio che l’aria genera quando fluisce attraverso una sottile fenditura; questo sibilo viene denominato soffio. In condizioni normali, durante l’auscultazione con lo stetoscopio non si percepisce alcun soffio.
Tetralogia di Fallot
Patologia cardiaca congenita che altera la struttura del cuore compromettendone il normale funzionamento. I soggetti che ne sono colpiti si presentano, fin dalla nascita, con un caratteristico aspetto bluastro (cianosi); la malattia è nota anche come sindrome del bambino blu.
L’unica terapia efficace è la chirurgia che mira a risolvere le varie anomalie cardiache. Senza l’intervento chirurgico al soggetto sarebbe preclusa una vita normale.
Trombosi
Condizione patologica caratterizzata dalla formazione di trombi (ammassi di fibrina, piastrine e altre cellule del sangue) all’interno del lume dei vasi sanguigni, siano questi arterie, vene o capillari. Si distinguono trombosi venose e trombosi arteriose. Le trombosi venose si riscontrano con maggiore frequenza rispetto a quelle arteriose e, generalmente, sono localizzate a livello degli arti inferiori. La sintomatologia dipende da numerosi fattori, fra i quali la localizzazione, la grandezza del vaso colpito, la tipologia del trombo ecc. I trombi estesi possono determinare l’occlusione acuta e improvvisa del vaso interessato.
Vasculite
Termine generico con il quale ci si riferisce a processi infiammatori di diverso tipo che interessano le pareti di vasi sanguigni di diverso calibro e che può portare sia ad alterazioni a livello del flusso ematico sia a danni a carico dei vasi.
Varici (vene varicose)
Affezione delle vene che consiste in una dilatazione patologica, più frequente nelle vene superficiali e in quelle degli arti inferiori.
Il termine varice è generale e assume nomi più specifici a seconda della localizzazione delle vene interessate: emorroidi, se la patologia riguarda le vene del retto, vene varicose, per le vene degli arti inferiori o varicocele per quelle dello scroto.
Nell’accezione comune il termine si riferisce esclusivamente alle varici che interessano le gambe; sono molto diffuse tra chi permane per molte ore della giornata in posizione eretta, tra le donne dopo molte gravidanze e negli obesi. Altro fattore di rischio per l’insorgenza del disturbo è la presenza di un familiare già affetto dalla patologia, e ciò sembra far propendere per una causa genetica di fragilità delle pareti venose. In sé, pur essendo un’affezione piuttosto comune, non è una patologia di particolare gravità ed è per questo motivo che sono pochi coloro che portano all’attenzione del loro medico questo disturbo; molte persone infatti ricorrono in modo spontaneo a rimedi quali calze elastiche, riposo con le gambe sopraelevate e massaggi con pomate ad hoc.
Manuale di cultura generale – Medicina – Disturbi e patologie dell’apparato cardiovascolare (L-Z) – Continua