L’apparato urinario (noto anche come apparato escretore) è formato dai reni e dalle loro vie escretrici ovvero gli ureteri, la vescica e l’uretra. Le sue funzioni principali sono la produzione e l’escrezione delle urine.
Le principali branche che studiano l’apparato urinario sono la nefrologia e l’urologia.
La nefrologia si occupa della diagnosi, della prevenzione e della terapia non chirurgica delle patologie renali.
L’urologia ha per oggetto lo studio e il trattamento delle patologie dell’apparato urinario.
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Approfondimenti sull’apparato urinario
L’apparato urinario è formato dai reni e dalle loro vie escretrici ovvero gli ureteri, l’uretra e la vescica. Il rene è un organo di colore rosso, lungo circa 12 cm, largo 7 e pesante circa 150 g nell’uomo e 135 nella donna; la forma ricorda quella di un fagiolo. È circondato da tessuto adiposo ed è situato nella parte superiore e posteriore della cavità addominale.
I reni sono coinvolti in diverse funzioni la cui importanza è fondamentale: formazione ed escrezione delle urine, regolazione idrosalina, regolazione della pressione del sangue, stimolazione del midollo osseo, regolazione del pH ematico, secrezione di ormoni (calcitriolo, eritropoietina e renina) e di sostanze ormonosimili (prostaglandine) ecc.
Gli ureteri sono dei canali, lunghi circa 25-30 cm, che collegano i reni alla vescica, un organo muscolomembranoso le cui funzioni principali sono quelle di raccogliere e trattenere le urine fino al momento della minzione. Il ciclo minzionale consiste sostanzialmente in due fasi, una più lunga, detta fase di riempimento, e una più breve, denominata fase di svuotamento.
Nella fase di riempimento, il detrusore, un muscolo interno alla vescica, si distende raccogliendo le urine; i primi stimoli minzionatori si hanno quando il volume delle urine presenti in vescica è di circa 200 ml; ricordiamo, a questo proposito, che la vescica ha una capacità di raccolta che varia dai 400 ai 600 ml. Durante la fase di riempimento, le variazioni pressorie intravescicali sono pressoché nulle; al contrario, durante la fase di svuotamento, c’è un notevole aumento della pressione intravescicale, quando quest’ultima supera la pressione uretrale si ha un rilassamento degli sfinteri della vescica e del pavimento pelvico e può iniziare l’espulsione dell’urina.
Quando i meccanismi sopraesposti non funzionano correttamente possono verificarsi fenomeni di incontinenza urinaria.