I linguaggi naturali hanno una complessità tale che nessun linguaggio simbolico e la logica a esso correlata sono riusciti finora a descrivere. Certo è che anche nel linguaggio naturale è possibile definire concetti che appartengono alla logica classica.
Per esempio, usualmente definiremo “proposizione” ogni complesso linguistico meritevole di indagine (non aristotelicamente meritevole di indagine di verità/falsità).
Una proposizione ha due dimensioni, una semantica (semantica come disciplina che studia il significato delle frasi e dei testi) e una grammaticale (grammatica come insieme di regole fonetiche, ortografiche, morfologiche, lessicali e sintattiche della lingua).
Per esempio, la proposizione:
l’anatra petrolifera dipingerà bontà dorate
non ha nessun senso comune, ma grammaticalmente, in italiano, è corretta. Viceversa:
a me mi piacere le mele
è grammaticalmente orribile in italiano, ma è compresa da tutti.
Nella vita di tutti i giorni
una proposizione deve essere esprimibile, deve cioè possedere una chiara dimensione semantica.
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