La letteratura spagnola propriamente detta consiste nella produzione di testi letterari in castigliano, uno dei diversi dialetti storicamente parlati in Spagna, che dai secoli XI-XII ha iniziato ad affermarsi sugli altri e dal XIII secolo è diventato la lingua nazionale, diffondendosi soprattutto grazie alla Reconquista (il periodo durato 750 anni in cui avvenne la riconquista dei regni moreschi musulmani che occupavano Spagna e Portogallo, terminato alla fine del XV secolo) da parte degli eserciti cristiani e al ruolo preminente del regno di Castiglia in essa. Prima la produzione letteraria nella penisola iberica era frammentata tra i diversi dialetti, il latino e l’arabo, ed era soprattutto poesia amorosa popolare.
Come per le altre letterature dell’area romanza, le prime opere note in spagnolo appartengono al filone della poesia epica, modellato sulle chansons de geste francesi, da cui però si differenzia per l’assenza dell’elemento magico: uno dei primi documenti noti dello spagnolo letterario è appunto il Cantar del Cid, poema epico sulle gesta di un condottiero castigliano durante la Reconquista, di uno o più autori anonimi del XII secolo, diffuso in tutta la penisola iberica dai giullari. Un altro elemento che accomuna le origini della letteratura spagnola a quelle delle altre letterature romanze è quello religioso, infatti i primi poeti spagnoli di cui sono noti i nomi sono sacerdoti, autori di vite dei santi e di storie di miracoli.
Il Rinascimento e il Siglo de Oro
Manuale di cultura generale – Letteratura spagnola