L’unico prosatore che emerge nell’età augustea è Livio, il più grande storico di Roma. Dotato di grande spirito patriottico, conservatore e amico di Augusto, Livio si pone l’obiettivo di ricostruire la storia di Roma dalla sua fondazione al presente, per ricercare le origini della gloria raggiunta e consegnare ai posteri gli ammonimenti per mantenerla. Ne risulta un’opera vastissima, anche se incompiuta, Ab urbe condita libri (Storia di Roma dalla sua fondazione), che ripercorre la storia di Roma anno per anno, ma non in modo rigoroso: Livio sacrifica l’imparzialità alla volontà di fornire efficaci ammaestramenti morali, anche quando questo significa dare maggiore risalto a un evento rispetto a un altro, esaltare il popolo romano rispetto agli altri, esprimere giudizi personali.
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