Con la morte di Nerone si estingue la dinastia giulio-claudia e si apre un anno di guerra civile in cui gli eserciti dislocati nelle varie province dell’impero si attribuiscono un’autorità arbitraria arrogandosi il diritto di acclamare come imperatori i loro generali. Alla fine, tra i vari generali, prevale Tito Flavio Vespasiano, della famiglia dei Flavi, che inaugura una nuova dinastia, proseguita dai figli Tito e Domiziano. Vespasiano e Tito si impegnano soprattutto a risollevare lo Stato dopo il periodo di guerra e a instaurare una politica di equilibrio che rispetti il ruolo del senato, mentre Domiziano rompe i rapporti con quest’ultimo per costruire una monarchia assoluta, instaurando un vero e proprio regime del terrore. La cultura in questa fase è sottoposta a una pressione ideologica che ne compromette la piena fioritura, anche se non mancano spunti originali.
L’età flavia vede poi numerosi tentativi di recuperare il modello epico di Virgilio, con alcune ispirazioni innovative e risultati apprezzabili, che tuttavia non raggiungono mai il livello del poeta augusteo. Stazio, con il poema Tebaide, recupera la tradizione mitologica greca per quanto riguarda l’argomento, la lotta per il trono di Tebe tra Eteocle e Polinice, figli di Edipo, rifacendosi però largamente a Virgilio per le situazioni e i luoghi comuni tipici dell’epica. Valerio Flacco, invece, con Gli Argonauti (Argonautica) sceglie l’avventura di Giasone e Medea alla ricerca del Vello d’oro come argomento e crea un poema in cui al modello alessandrino si uniscono gli influssi virgiliani e un’originale analisi psicologica dei personaggi, non cristallizzati nello stereotipo del mito.
Due sono invece le personalità di spicco della prosa di età flavia: Quintiliano, avvocato e insegnante della prima scuola pubblica di eloquenza, autore del trattato Institutio oratoria, che illustra la formazione del perfetto oratore con approfondimenti pedagogici e letterari, e Plinio il Vecchio, grande erudito, autore della Storia naturale (Naturalis historia), monumentale enciclopedia che spazia in tutti i campi del sapere e testimonia la sconfinata curiosità che conduce lo studioso ad avvicinarsi ai luoghi dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., trovandovi la morte.
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