Nell’ambito della prosa, gli autori più significativi del periodo rinascimentale sono Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, entrambi dediti soprattutto alla storiografia e alla riflessione politica.
Machiavelli, nato a Firenze, trascorre gran parte della sua vita nell’attività politica al servizio della Repubblica fiorentina. Gli incarichi diplomatici e le ostilità con i Medici restauratori della signoria permettono allo scrittore di fare esperienza di tutte le luci e le ombre della politica italiana e dei suoi rappresentanti, che confluiscono nella riflessione della sua opera più nota, il trattato Il Principe. In esso Machiavelli esprime una teoria politica non più ideale, come da tradizione, ma razionale e pragmatica, finalizzata a procurare l’utilità dello Stato e non a rispettare astratte norme morali (il fine giustifica i mezzi, frase che esprime l’atteggiamento pratico caratteristico del machiavellismo e del gesuitismo, sebbene né il Machiavelli né alcuno scrittore gesuita l’abbiano formulata in questa forma).
Alla base delle riflessioni politiche è la concezione umanistico-rinascimentale della centralità dell’uomo nella costruzione del suo destino, anche se in Machiavelli è costante la visione pessimistica del comportamento umano. Accentuatasi negli anni dell’inattività politica, trova la massima espressione nella commedia della Mandragola, ancora una volta incentrata sull’incapacità degli uomini di staccarsi dall’interesse personale (il tema è la conquista della donna con l’inganno); unico spiraglio di luce, dopo essere stata vittima di tante meschinità, Lucrezia, la protagonista, riesce a diventare padrona della propria vita.
Niccolò Machiavelli (fonte: Wikipedia)
Guicciardini, invece, è il più lucido protagonista e storiografo della politica italiana degli anni delle guerre tra Francia e Spagna per il dominio sull’Italia. Al servizio prima della Repubblica fiorentina e poi dei Medici, Guicciardini osserva la crisi in cui versa la società italiana annotando le proprie osservazioni nei Ricordi e nella Storia d’Italia: queste opere mostrano la crisi come irreversibile, secondo una concezione drammatica della storia per cui i rapporti tra gli uomini sono prevalentemente negativi e causano queste fasi di rovina, in cui è impossibile perseguire alti ideali collettivi ed è necessario salvaguardare la propria dignità e imparare a osservare attentamente la realtà.
Manuale di cultura generale – Letteratura italiana – Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini – Continua