Come detto, Goldoni aspirò a staccarsi dalla commedia dell’arte, creando personaggi animati da vita propria e da uno spessore psicologico non convenzionale. Il suo mondo è la borghesia veneziana, con sentimenti e morale più concreti; la comicità è proprio raggiunta con la descrizione del ridicolo che Goldoni comunque si preoccupa non diventi troppo offensiva.
Infatti, Goldoni non voleva una rivoluzione, ma soprattutto cambiamenti che portassero a una società più civile, rispettosa di tutti i diritti.
Molte sue commedie sono scritte in dialetto veneziano e ciò contribuì al grande successo nella sua città, forse impedendo una piena comprensione del suo messaggio ai contemporanei.
Manuale di cultura generale – Letteratura italiana – La riforma del teatro – Continua