Raccolta di poesie di Lorenzo de’ Medici. Si tratta di componimenti che venivano recitati nei cortei mascherati durante il carnevale (da carnasciale, carnevale) nei secoli XV e XVI. Ogni canto si svolgeva su un soggetto quotidiano, ma, considerata l’occasione carnevalesca, venivano ricercati tutti i possibili doppi sensi erotici e spesso semplicemente osceni. La struttura metrica utilizzata era generalmente quella della ballata.
Celebre il componimento Il trionfo di Bacco e Arianna (o anche Canzona di Bacco), nel quale la festa e la gioia dell’amore sono gli antidoti con cui dimenticare gli aspetti tristi della vita, l’incertezza del domani e il fuggire del tempo, riprendendo il carpe diem (afferra il giorno) di Orazio. L’originalità della canzone è la vivacità popolare con cui riesce a esprimere questo amaro concetto:
Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
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