Commedia di W. Shakespeare in cui l’efficacia della macchina teatrale è tecnicamente magistrale, anche nei suoi aspetti secondari e nei particolari apparentemente insignificanti. L’ambientazione è a Messina, dove arriva il principe don Pedro di Aragona per visitare il governatore, Leonato. Con sé porta suo fratello, Don Juan, un fiorentino, Claudio e un soldato padovano chiamato Benedetto. Al loro arrivo, Claudio si innamora di Ero, figlia di Leonato, e desidera sposarla. Don Juan, sperando di interferire, ostacola i tentativi di Claudio di sposarla convincendola che questi è disonesto. Benedetto non ama Beatrice, ma ciò non creerebbe problemi perché anche Beatrice non ama Benedetto. Al perfido disegno di Don Juan segue di pari passo il benevolo trucco ordito dal principe che, facendo finta di non essere udito, sbandiera un amore appassionato da parte di Beatrice nei confronti di Benedetto; Benedetto si propone di ricambiare i sentimenti di lei. Portata a conoscenza della dichiarazione d’amore di Benedetto, Beatrice ne è lusingata e a sua volta si propone di addolcirsi e dare il suo amore. Solo il quinto atto serve a dipanare l’ingarbugliata matassa in cui le storie dei personaggi della commedia sono invischiati. Claudio ed Ero si sposano, mentre Don Juan viene catturato e imprigionato; Beatrice e Benedetto si fidanzano, un fidanzamento che condurrà a rapide nozze.
Manuale di cultura generale – Letteratura inglese – Molto rumore per nulla – Continua