Racconti di A. C. Doyle. Il più famoso investigatore della letteratura fu creato da Sir Arthur Conan Doyle nel racconto Uno studio in rosso del 1887. Le sue imprese, narrate dal dottor John H. Watson, che condivideva le stanze con Sherlock Holmes al numero 221B di Baker Street a Londra, furono continuate in quattro lunghi racconti: Il segno dei quattro, Le memorie di Sherlock Holmes, Il mastino dei Baskerville e Le avventure di Sherlock Holmes e da altri volumi di racconti brevi. I metodi di Holmes sono basati sull’osservazione di particolari minuti e apparentemente insignificanti che gli consentono di risolvere i misteri più ingarbugliati con il ragionamento deduttivo. La figura dell’investigatore che con la sua eccezionale capacità logica riesce a dipanare tutti i casi è una creazione che ha le sue radici nel positivismo ottocentesco e nella fiducia cieca nella forza della scienza. Del resto, Conan Doyle era laureato in medicina, come John Watson, e lo stesso Sherlock Holmes mostra notevoli conoscenze mediche. Forse la razionalità e l’asetticità che dominano anche le avventure più complicate, sempre accompagnate da una saggezza che si esprime per aforismi, sono gli elementi che hanno attratto e continuano ad attrarre una folla di lettori a un genere che è ritenuto un figlio minore della letteratura.
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