I poeti della seconda generazione romantica elaborano ognuno un proprio ideale estetico nuovo.
La vita e la poesia di Byron sono agitate da una continua irrequietezza, da malinconia, intemperanza, ansia di libertà e ribellione. Continui viaggi in tutta Europa, scandali amorosi, atteggiamenti tenebrosi caratterizzano volutamente sia la vita dell’autore sia quella dei suoi eroi letterari, che riflettono la maturazione personale e artistica di Byron fino a confluire nella figura più meditativa del protagonista del poema Don Giovanni; in esso, attraverso le avventure del nobiluomo spagnolo e una forte vena satirica, il poeta esprime la propria sensibilità, le proprie sofferte esperienze e la sensazione di essere vittima di un impulso più grande di sé, lo stesso che lo porterà a prendere parte alla guerra d’indipendenza della Grecia contro il dominio turco, in cui troverà la morte.
Lo spirito ribellistico e libertario caratterizza anche Shelley (marito della scrittrice Mary Wollstonecraft Shelley), ma la sua è una poesia di ideali e di riflessione filosofica. Il poeta è l’unico in grado di osservare e comprendere a fondo la realtà e ha quindi la funzione di guidare la rigenerazione morale dell’uomo, che dev’essere legata al contatto con la natura. Il culto della natura sostanzia l’ateismo di Shelley, che esprime l’urgenza di rinnovamento dell’uomo e della società soprattutto con intense immagini naturali, come nella nota lirica Ode al vento dell’est.
L’esperienza poetica di Keats, infine, si distingue da quella degli altri poeti della sua generazione perché unisce all’ispirazione romantica un recupero del classicismo e del culto della bellezza. Nella sua brevissima vita, stroncata dalla tubercolosi, Keats scrive una grande quantità di componimenti di altissimo lirismo, in cui sviluppa i temi tipicamente romantici della natura e del conflitto tra ideale e reale, cioè tra le aspirazioni di vita e la consapevolezza della morte, aggiungendovi l’idea che l’unica certezza umana possibile sia la contemplazione della bellezza, che custodisce la verità. Questo ideale viene espresso in particolare dalle parole e dalle immagini plastiche della poesia Ode su un’urna greca.
L’epoca romantica è importante per la letteratura inglese anche per quanto riguarda la prosa, infatti è in questa fase che nasce un genere che avrà molta fortuna in tutte le letterature nel secolo successivo, il romanzo storico, di cui Walter Scott è considerato l’iniziatore. Scott elabora per primo un genere di romanzo che mescola storia e invenzione per mostrare il legame tra il comportamento dell’uomo e il contesto storico in cui vive, e scrive un gran numero di opere, delle quali la più popolare è Ivanhoe, considerata il modello del genere.
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