Le idee e le trasformazioni culturali dell’umanesimo e del rinascimento si diffondono in Inghilterra dalla fine del XV secolo, in ritardo rispetto al resto dell’Europa e fortemente influenzate dallo scisma della Chiesa anglicana e dalla Riforma protestante.
La fine dell’uniformità religiosa suscita il desiderio di conoscere la cultura classica al di là della mediazione imposta dall’autorità ecclesiastica, soprattutto attraverso studi compiuti direttamente in Italia. Nuovi ideali letterari, civili e morali vengono elaborati a partire dalla cultura classica per migliorare la vita nel presente, e di questa ricerca è rappresentativa soprattutto l’opera di Thomas More (Tommaso Moro), noto per la sua Utopia, che descrive lo stato ideale e gli ideali rapporti civili ed economici tra gli uomini. Grazie al lavoro degli intellettuali umanisti, la lingua inglese raggiunge uno sviluppo tale da eguagliare il latino e il francese come lingua della cultura, fino a essere utilizzata anche per i testi religiosi con le prime traduzioni della Bibbia dopo la Riforma protestante.
Dopo questa fase di studi e di elaborazione di nuovi stili e ideali letterari, si apre il rinascimento inglese, contemporaneo e affine in realtà più al barocco europeo, con una grande fioritura di poesia che si concentra soprattutto sull’espressione del sentimento con il fenomeno del petrarchismo (imitazione di Petrarca), e una varietà di prosa che rispecchia le diverse correnti intellettuali dell’epoca.
Il massimo splendore del rinascimento inglese si manifesta però durante l’età elisabettiana nella seconda metà del XVI sec. soprattutto nel settore del teatro; i primi sviluppi di quest’ultimo si hanno nell’ambito delle università, all’interno delle quali gli umanisti avevano introdotto la cultura classica, perciò si tratta di un teatro d’imitazione classica per un pubblico d’élite; tuttavia, l’apertura dei primi teatri pubblici spinge i drammaturghi a unire i modelli latini con gli elementi dello spettacolo popolare.
I risultati più alti emergono nella tragedia, in particolare con la produzione di Christopher Marlowe (The tragical history of doctor Faust) e poi con il genio di William Shakespeare.
Manuale di cultura generale – Letteratura inglese – Il Cinquecento e l’età elisabettiana – Continua