Anche la produzione storiografica di età ellenistica è andata perduta quasi del tutto, fatta eccezione per l’opera di Polibio, probabilmente per la grande fama da questo raggiunta. Polibio, infatti, prima che uno storico, è un uomo politico di spicco e in quanto tale durante la terza guerra macedonica, nella seconda metà del I sec. a.C., viene deportato a Roma, dove però riesce a entrare nel circolo politico-culturale degli Scipioni, avendo così l’occasione di assistere da vicino agli eventi storici più significativi del momento. Grazie a questo, Polibio diventa il primo intellettuale a rivolgere l’interesse verso il popolo vincitore, i romani, di cui analizza le ragioni del successo per illustrarle ai propri compatrioti. Le sue Storie, infatti, ripercorrono l’ascesa di Roma in modo rigoroso e pragmatico, basandosi su fonti dirette e ricercando sempre le cause e gli effetti di ogni situazione, riportando solo i fatti obiettivi, con lo scopo di fornire una ricostruzione del passato e del presente utile in senso pratico.
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