Titolo del ciclo di 7 romanzi (La strada di Swann; All’ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; La fuggitiva, intitolata nella prima edizione Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato) di Proust.
La monumentale opera, che nella versione definitiva si estende per circa 3.500 pagine, venne inizialmente disegnata dall’autore come bipartita in modo simmetrico, con una prima parte Tempo perduto e una seconda Tempo ritrovato, da realizzare in tempi relativamente brevi.
L’opera raggiunge la sintesi, a lungo cercata da Proust, tra esistenza e creazione: l’arte nasce dalla vita e allo stesso tempo rivela la vita a sé stessa. La scoperta della realtà e il recupero della vita da parte del narratore avvengono attraverso lo strumento fondamentale della memoria, che permette di comprendere il significato del tempo non solo nella sua funzione distruttrice, ma anche nella sua funzione creatrice che si esplica nei ricordi, soprattutto attraverso la scrittura. Il ricordo, infatti, quello spontaneo e involontario, non è la rievocazione nostalgica di qualcosa che appartiene inesorabilmente al passato, ma è un momento rivissuto autenticamente nel presente, che rende atemporale la parte di vita riscoperta.
La narrazione in prima persona segue il filo della memoria e non quello di un preciso intreccio romanzesco, che infatti è assente, con continue digressioni e riflessioni che dilatano periodi e capitoli apparentemente all’infinito, ma a uno sguardo d’insieme non sfuggono corrispondenze e simmetrie tra i numerosi dettagli sparsi nella complessa struttura dell’opera.
Il progetto iniziale si arricchì e si complicò sempre più nel corso della stesura. Nel 1914, a spese dell’autore, che aveva interpellato invano vari altri editori, il giovane editore Grasset pubblicò il primo volume intitolato La strada di Swann. Con lo scoppio della guerra mondiale, l’attività delle tipografie si interruppe. Proust approfittando della stasi forzata modificò radicalmente il progetto dell’opera. Il secondo volume All’ombra delle fanciulle in fiore uscì alla fine della guerra e vinse il premio Goncourt. Il premio costituì la consacrazione ufficiale di Proust tra i romanzieri più importanti del suo tempo.
Accusata dai surrealisti di non essere altro che un romanzo tradizionale e liquidata da Sartre come borghese, l’opera ha avuto una fortuna fatta di alti e bassi, ma l’interesse del pubblico ha continuato a svilupparsi, alimentato da studi critici che hanno analizzato tutti i suoi aspetti.
Manuale di cultura generale – Letteratura francese – Alla ricerca del tempo perduto – Continua