Il pronome è la parte del discorso che si usa per sostituire una parte del testo precedente (in gergo tecnico, anafora) o successivo (in gergo tecnico, catafora) o riferirsi a un elemento del contesto in cui si svolge il discorso (in gergo tecnico, deissi). In genere la sostituzione o il riferimento riguardano un nome (infatti l’etimologia di pronome indica che “fa le veci del nome”). Vediamo tre esempi che riguardano le tre possibilità citate.
- S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempesterei; nei versi di Cecco Angiolieri lo si riferisce al precedentemente citato mondo (anafora).
- Te lo ripeto: non cambiare lavoro!; lo precede la parte cui si riferisce (catafora)
- L’abbracciò e poi la baciò sensualmente; la si riferisce a un attore del contesto (deissi).
I pronomi si suddividono in personali, possessivi, dimostrativi, indefiniti, relativi, interrogativi ed esclamativi, numerali e qualificativi.
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