Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene e/o da chi è posseduto ciò che è espresso dal nome cui si riferiscono. Possono indicare anche una semplice relazione (il mio film preferito).
Al singolare maschile sono mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro; gli aggettivi possessivi variano per genere e per numero (mio, mia, miei, mie ecc.) e concordano con il nome che accompagnano; l’unico invariabile è loro. L’aggettivo di terza persona singolare suo si usa quando il possessore è uno solo; invece, si deve usare loro, quando i possessori sono due o più:
Quando l’aggettivo possessivo di terza persona si riferisce al soggetto della frase può essere sostituito dall’aggettivo proprio (Maria ha pranzato a casa sua/propria). L’uso di proprio invece di suo è preferibile in alcuni casi:
- quando non è chiaro a chi si riferisca l’aggettivo possessivo suo oppure loro (Federico ha invitato Matteo, poi ha preso la sua auto/Federico ha invitato Matteo, poi ha preso la propria auto: nella prima frase non è chiaro se Federico ha preso la propria auto oppure quella di Matteo, nella seconda è chiaro che si tratta dell’auto di Federico);
- quando il soggetto della frase è indefinito (ognuno può esprimere la propria opinione).
Infine può essere usato come aggettivo possessivo anche altrui, senza distinzione di genere e di numero, per riferirsi a qualcosa che appartiene o ha relazione con un altro o con altri (occuparsi degli affari altrui).
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