Monarchia costituzionale dell’Europa occidentale, nella penisola iberica (al Paese appartengono anche i gruppi delle Isole Baleari, nel Mediterraneo, e delle Isole Canarie nell’Atlantico); confina a nord-est con la Francia e Andorra e a ovest col Portogallo; a sud è separata dal Marocco dallo stretto di Gibilterra; è bagnata a nord dall’Oceano Atlantico (golfo di Biscaglia) e a est dal Mediterraneo.
Il Paese è costituito prevalentemente da un vasto altopiano, la Meseta, delimitata da varie catene montuose: a nord la Cordigliera Cantabrica e gli imponenti Pirenei e a sud la Sierra Morena. L’interno dell’altopiano è interrotto da numerose catene montuose: a nord-est il Sistema Iberico, al centro il Sistema Centrale, a sud la Sierra Morena, a ridosso della costa mediterranea il Sistema Betico, che raggiunge nella Sierra Nevada le vette più alte di tutta la penisola. L’unica grande pianura spagnola corrisponde alla depressione andalusa. I principali fiumi sono: il Tago, il Duero, il Guadalquivir, il Guadiana e l’Ebro. Tutta la zona della Meseta, circondata com’è da catene montuose, presenta un clima nettamente continentale; il litorale orientale è soggetto invece a un clima mediterraneo.
La popolazione conta circa 46 milioni di abitanti. Capitale della Spagna è Madrid; la seconda metropoli spagnola è Barcellona, grande porto e attivo centro industriale. Tra gli altri centri di maggior rilievo Valencia, Siviglia, Malaga, Granada, ricca di esempi mirabili di architettura araba, Córdoba e Salamanca, antica città universitaria. Le mete turistiche più frequentate sono Palma di Maiorca, Toledo, Las Palmas, e Santa Cruz de Tenerife.
Una delle fondamentali caratteristiche dell’economia spagnola è la sostanziale arretratezza del settore agricolo, in parte dovuta all’aridità del territorio e del clima, in parte all’eccessivo frazionamento della proprietà. Una grande importanza rivestono le coltivazioni della vite e dell’ulivo: la Spagna si colloca al terzo posto su scala mondiale per la produzione di vino, mentre contende il primato all’Italia per la produzione di olio d’oliva. Nelle zone dell’altopiano dove sono state realizzate imponenti opere irrigue e nelle pianure costiere del Mediterraneo, diffuse sono le colture ortofrutticole e industriali; la coltivazione degli agrumi, in particolare, consente alla Spagna una brillante collocazione su scala mondiale.
Notevole è il patrimonio forestale, soprattutto nella zona settentrionale (Sistema Cantabrico, Pirenei), che fornisce discrete quantità di legname (sughero). L’allevamento è assai praticato e, nella Meseta in particolare, diffusissimo è quello ovino (la ricordare la specie merinos per la lana), per il quale la Spagna si colloca al secondo posto su scala europea.
Molto attivo è il settore della pesca, che alimenta notevoli industrie conserviere. Rilevanti sono le risorse minerarie, in particolare minerali di ferro, piombo, zinco, piriti, mercurio; cospicua è la produzione di salgemma e sale marino.
L’industria costituisce una voce fondamentale nell’economia del Paese, e copre praticamente tutti i settori produttivi. La siderurgia si concentra nelle Province Basche, in Catalogna (acciai speciali), nelle Asturie, mentre la metallurgia è più variamente diffusa e comincia a lavorare, oltre ai minerali locali, anche prodotti di importazione. Varie sono le raffinerie di petrolio, ubicate nei centri costieri; uno sviluppo notevolissimo ha avuto il settore meccanico, rivolto soprattutto alla costruzione di autoveicoli, aerei, costruzioni navali e ferroviarie. Grande espansione ha avuto il settore chimico, quello tessile, quello dell’abbigliamento, quello alimentare. Una risorsa fondamentale è costituita dal turismo.
La Spagna fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione più diffusa è quella cattolica.
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