Repubblica islamica dell’Asia occidentale, si affaccia a nord sul Mar Caspio, a sud sul golfo Persico e sul golfo di Oman; confina a ovest con l’Iraq e la Turchia, a nord con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan, a est con l’Afghanistan e il Pakistan.
L’Iran occupa la parte occidentale dell’altopiano iranico. A sud si estende la catena dei monti Zagros soggetta frequentemente a moti sismici. A nord l’Iran è separato dal Mar Caspio dai monti Elburz. All’esterno degli archi montuosi si estendono delle pianure, a nord quelle caspiche del Gilan e del Mazandaran, a sud-ovest la pianura del Khūzestān. L’altopiano interno presenta zone rocciose, inframmezzate da paludi e da distese aride, come il deserto Dasht-e-Kavir a sud-est di Teheran. I laghi salati occupano le depressioni interne, e tipici sono i qanāt, canali sotterranei che raccolgono le acque delle falde. Il lago più vasto è quello di Urmia, molto salato e a superficie variabile.
L’Iran ha circa 78 milioni di abitanti. La capitale è Teheran; altre città di una certa importanza sono Tabriz, Esfahan (sede di industrie tessili, rinomate per la tradizionale produzione di tappeti), Rafsanjān (zona di coltivazione dei pistacchi, di cui l’Iran è il maggiore produttore mondiale) e inoltre Abadan, sede della più importante raffineria di petrolio.
Quasi la metà delle coltivazioni è occupata dal frumento, coltivato anche nei terreni stepposi. L’allevamento, condotto da popolazioni nomadi, ha grande importanza e riguarda soprattutto ovini e caprini. Tradizionale la bachicoltura. Il petrolio continua a costituire la principale risorsa del Paese, uno dei maggiori produttori al mondo di questa risorsa, che genera una florida attività petrolchimica.
La moneta è il rial iraniana; la lingua ufficiale è il fārsi (persiano). La religione è quella islamica.
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